

A pe' per i prà
Giugno 2005
di Giovanni Marcucci
Si verificano spesso degli avvenimenti
la cui importanza non viene valutata in tutti i suoi significati.
E' il caso della manifestazione, promossa dal sodalizio di Rogeno
dell'Aido, che si svolgerà domenica 26 giugno: A pe' per
i pra' (A piedi per i prati). Si tratta di una marcia non competitiva,
con partenza alle ore 9 dall'oratorio di Rogeno. Ha la finalità
di promuovere la cultura del trapianto di organi e sviluppare
le iscrizioni alla benemerita associazione, una grande famiglia
di donatori volontari votati a dar vita a chi sta per perderla.
Non senza ragione la Chiesa Cattolica nel proprio catechismo afferma:
<<Il dono gratuito di organi dopo la morte è legittimo
e meritorio>>.
Non ci sembra necessario illustrare i valori etici che caratterizzano
l'opera dell'Aido, ma è auspicabile che A pe' per i pra',
giunta alla quarta edizione, venga valutata in tutta la sua specifica
importanza e riunisca numerosi partecipanti animati dalla volontà
di prendere coscienza dei propri buoni sentimenti, per trasmetterli
ad altri e assumere insieme obblighi di solidarietà umana
di enorme entità.
Pensiamo sia doveroso ricordare che la donazione degli organi,
ritenuta "sorgente di vita", oltre a prevedere l'accertamento
della cessazione totale e irreversibile della funzione cerebrale
del donatore, è sancita dalle legge n. 91 del 1999 che
garantisce il rispetto della volontà espressa in vita dal
donatore o in mancanza dai familiari. E' possibile, come si sa,
trapiantare il cuore, il fegato, i polmoni, il midollo osseo,
i reni, il pancreas e altri organi.
Non ricordiamo l'autore dell'affermazione, ma qualcuno ha detto:
<<Non portare i tuoi organi in cielo: lo sa il cielo quanto
ne abbiamo bisogno qui in terra>>
|