“RETE
DONNE BRIANZA"
Merone
Marzo 2005
di Lu.Ri.
Il
22 ottobre 2004 si è costituita in Merone, con sede operativa
presso il palazzo civico Zaffiro Isacco un'associazione ambientalista
denominata 'Rete Donne Brianza' (RDB) (http://www.retedonnebrianza.org
e telefono 347.3614075). L'associazione, nata come movimento promosso
dall'associazione culturale Il Crogiolo di Erba, si professa indipendente,
apartitica e non ha fini di lucro. Le finalità dell'associazione
sono: la difesa dell'ambiente ai fini della tutela della salute
e della qualità della vita; la raccolta, l'analisi e la
divulgazione di dati e informazioni scientifiche in materia ambientale,
con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti; la promozione
di soluzioni che favoriscano la riduzione dell'inquinamento, la
tutela della salute pubblica e il miglioramento della qualità
ambientale; la promozione di strumenti adeguati e indipendenti
di monitoraggio ambientale; la diffusione di comportamenti ambientalmente
corretti e sostenibili. Per perseguire questi scopi l'Associazione
promuove ed organizza varie iniziative divulgative e formative
e allo stesso tempo stimola relazioni, contatti e collaborazioni
con personalità e associazioni che svolgano attività.
Di fatto la Rete delle Donne della Brianza concorre ad organizzare
l'opposizione all'incenerimento dei rifiuti industriali e CDR
(combustibile da rifiuti) che avviene nei forni della Holcim,
ex Cementeria di Merone. La forte preoccupazione nasce da un lato
dalla lettura del Piano dei Rifiuti della Provincia di Como che
apre la strada ad un aumento massiccio dei rifiuti destinati ad
essere bruciati nei forni della Holcim (provenienti anche da altre
regioni) e all'utilizzo di aree dei paesi vicini per stoccare
e trattare i rifiuti; dall'altro, risultati dell'Agenzia per la
Tutela dell'Ambiente americana affermano che il 60% della diossina
emessa dipende dall'utilizzo di rifiuti come combustibile. La
deduzione che fa la R.D.B è immediata e preoccupata: le
popolazioni che vivono nelle vicinanze dei cementifici possono
inalare sostanze tossiche che possono causare l'insorgere di gravi
malattie ed è molto probabile che a Merone la quantità
di rifiuti bruciati aumenti considerevolmente. Questo grido d'allarme,
condiviso da altre 3 associazione ambientaliste locali, ha portato
alla raccolta di 10000 firme contro il Piano e lo smaltimento
dei rifiuti a Merone.
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