L’ENERGIA
NUCLEARE
Aprile 2006
Un recente studio, elaborato da Observa
Science in Society, dichiara come un italiano su tre (35,3%) sia
favorevole ad investire nell’energia nucleare.
I segnali del maggiore interesse nei confronti di questa demonizzata
fonte di energia sono molti, soprattutto dopo l’emergenza
causata dal caro petrolio e dalla difficoltà di ricevere
con continuità e sicurezza metano dagli altri Paesi fornitori.
L’argomento è difficile da affrontare, e nessuna
delle forze politiche sembra intenzionata ad assumere una posizione
chiara, decisa e determinata per un ritorno al nucleare.
Il rischio di perdere consenso è forte e induce a prudenza,
rinviando così ogni decisione e rendendo difficile l’utilizzo
di ogni tipo di energia alternativa al petrolio o al gas metano.
Il Paese, diciotto anni dopo il referendum che portò alla
chiusura delle centrali, è fortemente condizionato, spesso
anche da allarmismi ingiustificati, e mentre si continua ad acquistare
energia all’estero, le Nazioni nostre vicine hanno realizzato
centrali atomiche in prossimità dei confini nazionali,
rendendo vano, in caso di incidente, ogni tentativo efficace per
evitare la contaminazione.
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