Giornale della Brianza
"Un giornale scritto dai propri lettori ..."
Direttore: Giovanni Marcucci

  Sezioni  
 


PRIMA PAGINA
Politica
Cronaca
Sport
Economia
Curiosità
Associazioni
Approfondimenti
Tempo libero
Cultura e Arte
Ambiente

 
  La Goccia ...  
 
del direttore
che fa traboccare il vaso
comics
collegio 10
dal futuro
del lago di Pusiano
dal web

di evasione

di filosofia
di giustizia
di salute
di sapore
di sudore
di umorismo
di vino
d'oriente
iridata
sullo spartito
a quattro zampe


 
  Le altre pagine  
 
I links

Numeri utili
 
 
 

Giuseppe Parini: il poeta bistrattato (parte quarta)

Aprile 2006

Il videoregistratore di cui ho parlato nell’articolo precedente, è rimasto in pausa un po’ più a lungo del previsto e ora reclama di essere riavviato. Click… il tasto play è stato premuto e la videocassetta della vita di Giuseppe Parini riprende a scorrere sotto le testine.
All’orizzonte cominciano a scomparire le antenne dei cellulari; i cellulari stessi… le automobili cominciano a mutare forma per trasformarsi in carrozze, mentre i jeans a vita bassa lasciano il posto alle sontuose gonne delle giovani nobili o a quelle più modeste delle villane. La trasmutazione alchemica è completata: signore e signori… bentornati nel ‘700.
Abbiamo lasciato Parini mentre litigava con padre Branda in merito al valore della lingua italiana e a quello del dialetto milanese. Facciamo ora un piccolo salto in avanti fino a giungere al 1762. L’anno in questione fu piuttosto duro per il poeta bosisiese. Al dolore per la recente perdita della madre si aggiunse un inasprimento del suo stato di povertà; tuttavia, la situazione migliorò l’anno successivo. Parini prese servizio, in qualità di precettore, presso gli Imbonati e in quello stesso anno diede alle stampe “Il Mattino” a proposito del quale Francesco Reina disse:

«...lo lesse egli a Francesco Fogliazzi, indi a una brigata di dotti amici, che meravigliandone lo persuareso a pubblicarlo. Era di que’ dì Ministro Plenipotenziario dell’Austria in Lombardia Carlo Conte Firmian, personaggio di esimie doti morali e intellettuali [...]. Fogliazzi parlò a Firmian dell’eccellente poesia del Mattino, e della risoluzione di stamparla, benché vi si mordesse l’ozio de’ Grandi: ottimamente rispose il Ministro, ve n’ha bisogno estremo. Divolgatosi il Mattino nel 1763, l’Italia tutta fece plauso alla novità ed eccellenza del medesimo...»
Nella Biografia redatta da Ferdinando Cesare Farra viene indicato che il compenso ricevuto da Parini per la pubblicazione ammontò a 150 zecchini.
A distanza di due anni, siamo dunque giunti al 1765, venne pubblicata la seconda parte del poema: “Il Mezzogiorno”.
Negli anni che vanno dal 1765 al 1782 il Giuseppe Parini scrisse i “Prologhi” che costituiscono una prova del prestigio di cui godeva presso Firmian (ministro plenipotenziario di Maria Teresa D’Austria). Nel 1766 Parini venne addirittura invitato da Du Tillot ad insegnare eloquenza a Parma, ma il poeta rifiutò per non staccarsi da Milano, ma soprattutto perché lo stesso Firmian gli aveva velatamente lasciato sperare in una cattedra nella sua città di adozione.
In quello stesso anno la situazione economica del poeta bosisiese migliora in virtù di dell’eredità ricevuta dal prozio Francesco Carpani, cappellano in Proserpio. A proposito di questo prozio, piuttosto spilorcio, in alcuni veri giovanili ebbe a dire:
«Se vedete il signor prete Caspano, il quale sta a Proserpio ed è mio Zio, fategli da parte mia un baciamano, e ditegli che son vivo ancor io, e che farebbe meglio a ricordarsi alcune volte un po’ del fatto mio,
e ch’ei farebbe bene a dimostrarsi che non sol di parole ei m’è parente […]»
Anche se a molti anni di distanza l’eredità del “signor prete Caspano” verrà messa a buon frutto da Parini, anche se per poterla riscuotere dovette aspettare il 1771.
Prima di lasciarci ancora una nota sul nome. Nel componimento del poeta bosisiese non viene usato il nome “Carpani” come io ho indicato sopra, ma “Caspano”. Ancora una volta un piccolo giallo interessa la famiglia Parini per quanto riguarda i nomi.
Il cognome della madre per conto di cui questo prozio era parente, è dubbio e barcolla tra “Carpani” e “Caspani” (ancora oggi tutti e due i cognomi sono presenti nel nostro territorio) anche se a detta di Parini dovrebbe essere “Caspani. A questo aggiungiamo la licenza poetica per far la rima baciata nei versi ed ecco che “Caspani” viene trasformato in “Caspano” (che fa’ rima con baciamano).
Anche per questa volta fermiamo il vostro videoregistratore, scendiamo dalla carrozza per salire su una moderna automobile. Togliamoci garbatamente il cappello a tre punti e la marsina per indossare nuovamente un giubbetto di jeans… tornare al 2006 in abiti del ‘700 creerebbe qualche problema!

 
 
 
       

La Goccia Briantea è un periodico mensile di informazione, politica,
cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo.
Il sito, ottimizzato per versioni di INTERNET Explorer e NETSCAPE superiori alla 4.0,
è gestito dall'Associazione "La Goccia" (Rogeno - LC)