PERICOLO
LOTTO!
Dal dramma di un nostro lettore, scaturisce
la nostra inchiesta
Strategie al lotto e superenalotto: perché giocare sui
numeri ritardatari é sbagliato e rischioso.
Aprile 2006
Vi
faccio una domanda: se lancio una moneta che probabilità
ho che venga testa e che probabilità ho che venga croce?
Se hai risposto 50% testa e 50% croce: bene! Ve ne faccio un’altra:
se la stessa moneta era già stata lanciata 10 volte e tutte
e tutte le 10 volte era venuto fuori testa? Se pensi che la probabilità
che al lancio successivo esca testa non sia più del 50%
... beh, forse sei a rischio di perdere tanti soldi al lotto o
al superenalotto. Sì perché forse sei convinto che
le estrazioni o i giochi puramente matematicostatistici abbiano
una memoria ... ma non è così. Non sei d’accordo?
Pensi che i lanci precedenti possano influire sul risultato del
lancio successivo? Ma se dobbiamo considerare i 10 lanci precedenti,
perché allora non considerare le volte che quella moneta
sia stata lanciata da un precedente proprietario allora? Ogni
statistico serio vi direbbe quanto segue: la storia precedente
della moneta non ha nessuna importanza, poiché il lancio
attuale è indipendente da tutto quanto e’ successo
prima. Aggiungo una cosa: il lotto è un gioco non equo.
Un gioco non è equo quando la vincita è inferiore
alla probabilità di vittoria. Se gioco un numero al lotto
su una ruota, la probabilità di vincita è circa
5 su 90, ma la vincita è pagata meno di 11 volte (esattamente
10,55808) non 18.
Le false strategie … “vincenti”
nel lotto e superenalotto.
Giocare al raddoppio: é il banale metodo di puntare su
un numero ritardatario raddoppiando la posta se non esce. Il tutto
avrebbe un minimo di logicità se i fondi fossero infiniti:
quello che accade è che i fondi finiscono prima che il
numero esca.
Giocare sui ritardi: é la versione più sofisticata
del precedente: si studiano i ritardi e si elaborano sistemi basati
sui numeri ritardatari. Ormai dovreste rispondere immediatamente
che anche questo è votato al fallimento.
Giocare sulle combinazioni “più probabili”:
si studiano le estrazioni precedenti e si crede di aver trovato
delle regole: per esempio non escono mai numeri così o
numeri cosà; in realtà non si fa altro che scoprire
che l’uscita di certe combinazioni è bassa, ma l’errore
consiste nel ritenerla impossibile o comunque inferiore a quella
reale.
Giocare in società coi sistemi: Si gioca in società
per giocare sistemi più complessi, ritenendo psicologicamente
di accrescere in modo significativo le probabilità di vittoria.
Se si gioca in dieci con parti uguali, le probabilità saranno
aumentate di dieci volte (tenete conto che magari da una su cento
milioni passate a una su dieci milioni!), ma in caso di vincita,
questa viene divisa per dieci: praticamente non cambia nulla.
Stato croupier e i mass media megafono: il gatto e la volpe.
I mass media, con la complicità dello stato, diffondono
soprattutto notizie su favolose vincite, che stimolano ancor più
la gente a continuare a giocare, nonostante le continue perdite.
Di queste chi parla? Nessuno, tranne i casi in cui la perdita
fa notizia, come le persone che si sono rovinate giocando un numero
ritardatario che poi non esce. Ogni numero ha sempre la stessa
probabilità di essere estratto, a parte qualche caso di
frode. E’ difficile convincere la gente che non è
affatto vero che i numeri con maggiore ritardo abbiano più
probabilità di uscire rispetto agli altri. 
Come si “storpia la statistica”.
Qualcuno, che ha letto superficialmente qualche testo sul calcolo
delle probabilità, potrebbe obiettare che la Legge dei
Grandi Numeri dice che, a lungo andare, la frequenza media di
un evento tende ad avvicinarsi sempre più alla probabilità
dell’evento stesso. Quindi, se un numero è uscito
troppo spesso (o molto raramente) nelle estrazioni precedenti,
allora dovrà uscire più raramente (o viceversa più
spesso) nelle prossime estrazioni, per riportare il valore della
frequenza a quello della probabilità. A tali ingenue considerazioni
va obiettato la seguente regola fondamentale implicita nella stessa
legge: la Legge dei Grandi Numeri è valida appunto per
grandi numeri (in sostanza molte decine di migliaia) e non è
applicabile ad un centinaio o poco più di casi sui quali
si basano le considerazioni sui numeri ritardatari.
Esempio classico di come un giocatore si
rovina al lotto.
Tenendo presente quanto detto fino ad ora (i numeri non hanno
memoria, il lotto è un gioco non equo, la legge dei grandi
numeri ha senso solo per grandi numeri) ecco il meccanismo che
ha portato molti giocatori alla rovina, da sempre taciuto dallo
Stato che lucra su lotto ed enalotto:
Contagiato dal tam tam dei mass media sul ritardo del 53 a Venezia,
decidi di giocare anche tu pensando “non esce da tanto,
oramai uscirà!”.
Ricordo che giocare 1 euro sull’uscita di un singolo numero
su una singola ruota farebbe vincere un po’ meno di 11 volte
la posta giocata. Per comodità di calcolo, facciamo finta
che cominci a giocare sul 53 ritardatario nella prima settimana
di gennaio. Vi sono 2 estrazioni a settimana. Ecco come andrebbe
se il numero ritardatario non uscisse:
1° estrazione: speso 1 euro; 2° estrazione: 1 euro. E’
passata la prima settimana. Hai perso solo 2 euro. Così
fino alla 10° estrazione: hai speso 10 euro, sono passate
5 settimane. Il lotto e’ ancora un semplice giochetto. Dall’11°
estrazione se tu continuassi a giocare 1 euro non recupereresti
quello che hai speso fino ad ora: se all’11° estrazione
punti 1 euro e vinci, vinci 11 euro, dai quali devi togliere gli...
11 che hai giocato fino ad ora. Per vincere e guadagnare devi
alzare la posta: il minimo è 2 euro (che ricordo essere
4000 lire del vecchio conio): 11° estrazione 2 euro, ecc.
Dalla 16° estrazione senza vincere giocando 2 euro non riusciresti
a coprire quanto speso fino ad ora: devi alzare la posta fino
a 3 euro. Dalla 20° estrazione stesso discorso: per vincere
e coprire le spese dovresti giocare almeno 4 euro. Dalla 22°
bisogna salire a 5 euro di puntata minima. Dalla 24° a 6 euro.
Dalla 30° estrazione dovresti giocare almeno 10 euro sull’uscita
del singolo ritardatario per vincere e coprire le spese. E vincere
quanto? Fino ad ora hai speso 104 euro e ne vinceresti 110...
Dalla 40° estrazione (ossia 10 mesi, neanche meta’ del
famoso 53 sulla ruota di Venezia) senza uscita del ritardatario
dovresti giocare almeno 25 euro ad estrazione per coprirti le
spese vincendo. Dalla 45° estrazione dovresti giocare almeno
40 euro ad estrazione solo per pareggiare le spese!
Dopo un anno di giocate su di un numero ritardatario che non esce
avresti speso oltre 870 euro e dovresti giocare almeno 80 euro
ad estrazione per coprire almeno le spese in caso di vittoria...
E fino a qui ti è andata bene: ora vengono le situazioni
che sono sfociate nella cronaca nera (suicidi, usura). A questo
ritmo di puntate che cresce in maniera esponenziale è un
attimo giocarsi la casa...
Morale della favola:
1) come avrete notato, chi può mantenere quei ritmi di
giocata per così tanto tempo? Se il ritardatario esce entro
pochi mesi (e quindi non e’ ancora un ritardatario) allora
forse si può utilizzare questa strategia. Ma oltre un giocatore
normale (intendo persona con stipendio normale) rischia di andare
oltre e di cadere nel ragionamento del giocatore che perde tanto:
la prossima e’ la volta buona e quindi si gioca somme sempre
più insostenibili.
2) per vincere ci vuole solo sedere, i sistemi sui numeri ritardatari
sono solamente il sistema più efficace per andare in rovina.
Chi vince sempre è lo stato che, grazie al tam tam pubblicitario
su lotto e superenalotto, induce a partecipare a un gioco non
equo tante persone che non conoscono i rischi che vi ho esposto.
Per non parlare poi del fatto che non alza un dito contro chi
promette di farti vincere al lotto. Questi ultimi utilizzano un
trucco molto semplice: sparano una marea di combinazioni da giocare:
quando tra queste ce ne è una vincente la sbandierano ai
4 venti, ma ovviamente tacciono su tutte quelle perse, che sono
la maggioranza. Ma se davvero questi avessero un sistema per vincere...
perché non lo utilizzano loro e smettono di lavorare? Forse
forse non funziona? Non tutti possiamo avere la fortuna di fare
un minimo di calcolo delle probabilità, ma non sia mai
che lo stato croupier metta in guardia i cittadini da questa fonte
di reddito!
Franco dr. Baldisserri
www.magnaromagna.it
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