Virginio
Brivio risponde...
Aprile 2006
Gent. Sig.ra Giovanna Rotondo,
rispondo volentieri alla Sua lettera aperta
apparsa qualche tempo fa sul giornale on line La Goccia Briantea
e relativa all’impianto di compostaggio di Annone Brianza,
cercando e sperando di fornirle informazioni utili sia in merito
alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sia dal punto
di vista generale.
Secondo le disposizioni del Ministero dell’Ambiente, la
procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è necessaria
per gli impianti che recuperano rifiuti non pericolosi in quantità
superiori a 100 tonnellate/giorno e per quelli autorizzati con
procedura semplificata.
Queste disposizioni non hanno dunque alcuna attinenza con l’impianto
di compostaggio di Annone Brianza per due motivi principali: innanzitutto
si tratta di un impianto di potenzialità ben inferiore
a 100 t/giorno (circa 20 t/giorno); inoltre la procedura autorizzativa
cui è soggetto non è quella semplificata, bensì
quella ordinaria.
La questione della Valutazione di Impatto Ambientale per Annone
Brianza era già stata chiarita dallo stesso Ministero dell’Ambiente,
nell’ambito della procedura di autorizzazione dell’impianto
e a seguito dell’esposto di alcuni cittadini, con lettera
ufficiale inviata anche alla Commissione Europea il 30 aprile
2003, in cui si segnalava che l’impianto: “…non
è soggetto ad alcuna procedura in materia di valutazione
di impatto ambientale o di verifica regionale di assoggettabilità
a V.I.A.”.
Anche la Regione Lombardia, in risposta a un quesito del Comune
di Annone Brianza, ha recentemente confermato la correttezza della
procedura adottata dalla Provincia, che ha comunque richiesto
e ottenuto dalla Società, pur non obbligata in termini
di legge, una verifica di compatibilità del progetto ai
sensi di una delibera regionale del 2002, che fissava precisi
parametri rispetto ad aspetti paesaggistici, morfologici e territoriali,
prescrivendo presidi ambientali molto più rigorosi di quelli
richiesti dalla normativa vigente.
In questi anni la prima preoccupazione della Provincia è
sempre stata quella di garantire l’eliminazione di qualunque
pericolo di danno all’ambiente e alle persone e di rendere
la costruzione dell’impianto il più possibile rispettosa
del paesaggio circostante.
Il progetto dell’impianto, originariamente approvato nel
2002, è stato ulteriormente migliorato nelle sue caratteristiche
nel 2004 e nel 2005, anche accogliendo le indicazioni emerse nel
corso degli incontri e delle assemblee, come a conoscenza di tutti
i Comuni in quanto soci di SILEA, ente attuatore del progetto
stesso.
Ricordo inoltre che il Tar, il Consiglio di Stato e la Commissione
Europea hanno già respinto i vari ricorsi presentati in
merito all’idoneità dell’area a ospitare l’impianto.
La Provincia ha da tempo ultimato l’iter autorizzativo dell’impianto
e di espropriazione dell’area; ogni decisione rispetto al
proseguimento della procedura di realizzazione dell’impianto
dipende da Silea e dai Sindaci soci che ne hanno determinato le
scelte. Un’eventuale interruzione dei lavori comporterebbe
enormi responsabilità giuridiche e un danno economico rilevante
che si scaricherebbe sui Comuni e sui Cittadini.
Perciò giuridicamente e materialmente la Provincia non
può ritirare il provvedimento di autorizzazione ma, come
ha sempre fatto, vigilerà affinché l’intervento
si realizzi nella più scrupolosa osservanza delle leggi
e dei regolamenti, nonché delle prescrizioni contenute
nel provvedimento di autorizzazione.
La Provincia è sempre stata disponibile al dialogo, al
confronto, alla discussione e alla ricerca di soluzioni che riscuotano
la più larga intesa, per fornire elementi utili di valutazione
e chiarimento; ha dato la massima disponibilità a informare
puntualmente, per quanto di competenza, tutti i soggetti coinvolti
in merito a eventuali elementi di novità sull’argomento.
In particolare, ha proposto la costituzione di un Comitato di
controllo sociale, nominato dal Comune di Annone, che possa vigilare
sulla realizzazione dell’impianto e verificare ogni fase
del procedimento; inoltre ha proposto al Comune l’elaborazione
e la formale sottoscrizione di un protocollo con Provincia e Silea
che disciplini anche le modalità di controllo e funzionamento
dell’impianto e che veda anche la presenza di tecnici di
fiducia dell’Amministrazione Comunale.
La Provincia ha poi distribuito ai Cittadini di Annone e dei Comuni
vicini un opuscolo, per fornire elementi certi sul tipo di impianto,
nella certezza che l’acquisizione e la conoscenza di elementi
in merito a un processo naturale di trattamento dei rifiuti organici
possa contribuire a dissipare le perplessità e a fornire
risposte ai dubbi sollevati relativamente a questo tipo di attività.
Confermiamo ancora una volta la disponibilità a fornire
a ogni Cittadino tutte le informazioni in merito all’opera
e al contesto generale; sarà sufficiente contattare i competenti
uffici al numero telefonico 0341-295242/247 oppure all’indirizzo
di posta elettronica segreteria.ambiente@provincia.lecco.it.
Infine, La ringrazio per gli apprezzamenti e la Sua fiducia nei
miei confronti. Ascolto, dialogo e confronto rappresentano il
metodo e l’impegno che ho assunto in campagna elettorale
e, mi creda, costituiscono principi irrinunciabili nel mio attuale
impegno politico. Certo, dal confronto possono emergere posizioni
differenti e scelte non sempre condivise, sempre però nel
rispetto delle opinioni altrui e con l’impegno, da amministratori
pubblici chiamati a prendere delle decisioni, a motivare sempre
tali scelte, dopo aver vagliato tutte le possibilità, nell’interesse
dei Cittadini e della Comunità Provinciale.
Sperando di averle fornito elementi utili sull’argomento,
resto a disposizione per ulteriori approfondimenti e Le porgo
i miei più cordiali saluti.
Virginio Brivio
Presidente della Provincia di Lecco
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