
di Antonio Isacco
Aprile 2007
MI SPIEGO!
Credo che l’ennesimo silenzio dei
nostri (?) Amministratori Comunali, sia dovuto alla vergogna del
come e del perché sono andate le cose. Mi riferisco, ovviamente,
all’ ormai famigerata antenna per telefonia sottintesa nell’articolo
apparso sul numero 3, marzo 2007 di codesto periodico dal titolo:
“CREATO AD ARTE”, a firma del sottoscritto. L’Amministrazione
Comunale: tace! Qualcuno: no! Convengo che il predetto articolo
poteva prestarsi, per i concetti espressi in forma non proprio
semplice, ad interpretazioni magari conflittuali. Scusate, ma
chi era a conoscenza dei fatti con un pochino di sforzo ci è
arrivato. Non era poi così ostico lo scritto, a meno che
non si è prevenuti nei confronti di chi lo ha redatto.
Comunque tenterò di chiarire l’essenza del citato
articolo. Il concetto è elementare: l’Amministrazione
Comunale avrebbe dovuto, a suo tempo, agire con gli operatori
dell’antenna per telefonia con la essenziale e dovuta maturità
tecnico-politica che il caso richiedeva. Cosa
che normalmente avviene in altri Comuni limitrofi al nostro: accordarsi
diplomaticamente affinché ‘sta pericolosa antenna
venisse posizionata nelle immediate vicinanze di un’altra
“accolta calamità” quale le centrale elettrica
Enel in località Calvenzana. Tesi del resto più
volte sostenuta dagli stessi Amministratori Comunali. Orbene,
sappiamo tutti che le cose non sono andate in tal verso! Pertanto
quello che è venuto dopo lo si deve esclusivamente imputare
agli incapaci Amministratori Comunali di Rogeno! Punto e basta!
Qualcuno, spontaneamente, con l’ardore, direi furore tipico
di persona di cristallina moralità e reputazione, si è,
oltre ogni ragionevole dubbio, immensamente profuso nell’illustrare
a tutta la Cittadinanza, i possibili incombenti pericoli che l’installazione
di predetta antenna potrebbe causare. Il mio personale plauso
e la mia stima va a quel Qualcuno! Non posso dire altrettanto
per gli Amministratori del Comune di Rogeno. Anzi! Il sottoscritto,
con i suoi numerosissimi difetti e limiti, ha evidenziato la possibilità
che quel Qualcuno potrebbe aver perso qualche punto in fatto di
spontaneità: vuoi per l’intrufolarsi, nella sua pregevole
azione, di personaggi non proprio estranei ai fatti politico-amministrativi
di Rogeno e per una certa criminalizzazione di coloro che, poco
avvedutamente, hanno concesso il luogo di posa dell’antenna
in questione. Per cui mi sembra di non essere il solo ad avere
dei limiti ma ritengo di trovarmi in ottima compagnia. Oltre ai
numerosissimi difetti e limiti, ho anche una certa propensione
alla malignità. Non è per caso che i nostri (?)
“massimi” Amministratori Comunali consci, tardivamente,
di aver fatto il passo più lungo della gamba nel voler
testardamente edificare quell’edificio polifunzionale, (palestra),
per il quale sono stati spesi più di due milioni e mezzo
di euro, (oltre cinque miliardi delle vecchie lire), più
un’ ulteriore somma nell’acquisto di parziali arredi
per detto edificio e tutti gli oneri finanziari inerenti l’antenna
per telefonia, abbiano “pensato”, (usando un eufemismo),
di far emergere il “problema antenna” per far sì
che si sviluppasse l’interesse maggiore per quest’ultimo
a sollievo del precedente problema? C’è un detto:
a pensare male si fa peccato però a volte si azzecca! Non
è che questa sia la volta giusta? Mah! Questi erano gli
intenti dell’articolo: “CREATO AD ARTE”, e questi,
con concetti più semplici, sono gli stessi medesimi. Sarà
cambiata la forma, non certo i contenuti! Qualcuno osserverà
che ho tralasciato eventuali sottintesi forse presenti nell’
articolo predetto: suggerisco di farci tutti un profondo e sincero
esame di coscienza. Ad ogni buon conto il futuro è un ottimo
giudice.
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