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25 GOAL MA UN SOLO BOMBER: STEFANO VILLA!!!

Aprile 2008

Classe 1970, grinta e determinazione, un amore smisurato per il calcio oltre alle indubbie capacità tecniche e all’esperienza, sono gli ingredienti che hanno permesso a Stefano Villa di raggiungere il traguardo dei 25 goal in questa stagione sportiva (e ancora il campionato non è finito!!!). E così il GS Rogeno ha deciso di festeggiare il suo bomber con una festa a sorpresa al termine dell’allenamento di venerdi 28 marzo, complici i compagni di squadra e tutto lo staff tecnico. Forte l’emozione per l’inaspettata sorpresa e la gioia di poter condividere questo momento con tante persone. Ad aspettarlo per la serata, oltre a una bella cena, sua moglie Pamela (che lo segue ad ogni partita ed è la sua prima tifosa) i compagni di squadra, lo staff e il Consiglio Direttivo oltre che i maggiori rappresentanti della stampa locale. Dopo le consuete premiazioni da parte del Presidente Cesare Gerosa, un riconoscimento dai compagni di squadra e le foto di rito lo intervistiamo per cercare di capire meglio le sue emozioni ed approfittare dell’occasione per conoscerlo un po’ meglio.

Per una volta, strano a dirsi per chi lo conosce, non sa cosa dire… è davvero felice soprattutto perché mai nessuno in tanti anni di carriera lo aveva festeggiato in questo modo per i suoi meriti. Gli chiediamo come sia riuscito a raggiungere questo record e ci spiega che sono molti i fattori che hanno contribuito “Sicuramente l’ambiente in cui mi sono trovato: una squadra competitiva, i miei compagni, l’allenatore e tutto lo staff, la mia passione per il calcio. Dopo un anno non troppo entusiasmante al Maresso avevo voglia di nuovo stimoli … non era scontato tutto questo, ma ci speravo”. Continua poi sottolineando l’apporto fondamentale dei suoi compagni di squadra, con i quali si trova davvero bene “In campo non posso certo fare tutto da solo… c’è da dire poi che esiste anche un rapporto privilegiato con Rigamonti (Riccardo – attaccante), lui gioca con me da quattro anni e ormai ci troviamo a memoria!”. Poi, un po’ per provocazione, gli domandiamo se si sente più uomo squadra o uomo spogliatoio e, dopo un sorriso che lascia sotto intendere la sua consapevolezza ad essere una personalità esuberante e trainante anche fuori dalla squadra, risponde: “Un po’ tutti e due… ma l’uomo squadra non esiste… un giocatore da solo non può fare una squadra e se fossi stato in una squadra di basso livello di certo non avrei potuto segnare così tanto… poi sono convinto che la tecnica e gli stimoli siano la componente fondamentale che mi ha permesso di ottenere questo risultato”. E il ricordo più bello della tua carriera? “Il ricordo più bello deve ancora arrivare…” dice scherzando. Poi ci pensa un attimo e continua “la prima promozione con la Casatese quando avevo 17 anni. Ero davvero giovane e quell’anno ho fatto 16 goal, ero capocannoniere. Sì… l’emozione dell’ultima partita di campionato che ci ha portati a salire in Promozione è un ricordo davvero bello!”. Raggiunto un risultato occorre averne un altro ancora più ambizioso da raggiungere… Cosa ti auguri per te e la tua squadra? “Abbiamo ancora la possibilità di vincere il campionato o comunque di arrivare ai play off e quindi la promozione in Seconda Categoria”. Poi è il momento di un’altra provocazione: gli chiediamo se ha qualche rimpianto pensando alla sua lunga carriera o se avrebbe voluto giocare come professionista. Lui invece ci risponde tranquillo “Non ho grossi rimpianti… certo giocare come professionista era il sogno a cui guardare quando ero un ragazzo, ma se ci penso non ho rimpianti… forse mi sarebbe piaciuto rimanere qualche anno in più in Promozione visto che ora il livello si è abbassato molto, ma sono molto contento del percorso fatto”. E da grande cosa farai? “Qualche mio ex allenatore mi dice che dovrei fare l’allenatore… per il momento però non ci penso proprio, non ho ancora voglia di smettere”. Cosa pensi invece dei ragazzi che molte volte vivono con apatia e indifferenza lo sport che praticano e alla prima difficoltà smettono di giocare? Cosa si perdono? Come affronti tu i momenti difficili? “Si perdono tanto… vincere anche solo un campionato di terza è una bellissima soddisfazione… Io non mi spiego perché non abbiano la voglia e la passione giusta per fare sport, per superare i momenti difficili devi avere qualcosa dentro che ti contagia”. E un consiglio ai giovani che iniziano a giocare a calcio? “Di divertirsi e di mettere passione in quello che fanno, solo così potranno affrontare le 1000 difficoltà che verranno”. Salutiamo e ringraziamo il bomber lasciandolo ai suoi meritati festeggiamenti, consapevoli di avere di fronte un vero atleta, a cui piace essere protagonista ma senza esasperazione o a scapito dei compagni, un vero leader, trascinante e collante per la sua squadra che pretende dai suoi compagni ma che sa anche dare loro giusto merito. Per noi che seguiamo questa squadra tutto ciò non può che essere motivo di vero orgoglio e ci spinge a voler far sapere a tutti che questa squadra è davvero una grande bella squadra. Un grande in bocca al lupo a tutti loro per questa fine di campionato!!! L.S.

 
 
 
       

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