Caro
Martone ...
Dicembre 2006
di Gi. Ma.
Caro Martone,
per quanto riguarda l’antenna i tuoi appunti sono tutti
condivisibili. Visto, come affermi ed è risaputo, che i
consigli comunali sono disertati dai cittadini, penso che per
l’occasione gli Amministratori comunali avrebbero dovuto
indire una pubblica assemblea e non affidare soltanto ad un benemerito
comitato il compito di affrontare un problema che può produrre
gravi conseguenze. Fra l’altro le autorità comunali
avrebbero potuto indire anche un referendum e chiamare direttamente
in causa tutti i cittadini. Il risultato, immagino pressoché
plebiscitario, portato a conoscenza degli organismi politici provinciali,
regionali e statali, sarebbe stato valutato in termini più
responsabili e idonei rispetto alle iniziative intraprese dal
Comune spesso ritenute soltanto formule di normale amministrazione.
Speriamo che non si debba mai esclamare con il dottor Orazio Vitale
«io ve lo avevo detto», frase che egli riferisce in
uno scritto pubblicato in questo numero del “La goccia briantea”.
Circa la questione dell’assenza dei cittadini dai consigli
comunali, purtroppo non è stata mai intrapresa un’azione
penetrante rivolta a far comprendere che il territorio in cui
si vive è costituto da una comunità che fonda la
propria convivenza su uno spirito di effettiva collaborazione
da manifestare con la presenza alle riunioni in modo da apprezzare
il significato e il valore degli argomenti affrontati che, in
mancanza di un dibattito serio e costruttivo, tradotti in pratica,
si rivelano spesso controproducenti.
Gi. Ma.
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