In riferimento
all’articolo “antenna si antenna no” apparso
sulla Goccia briantea di Novembre, alcuni cittadini ci hanno inviato
diversi articoli sul tema, pubblicati dalla stampa nazionale.
Uno per tutti scegliamo quello del Sole 24 ore del 20 luglio 2006
inviatoci da un lettore
CELLULARI, NESSUN TIMORE PER LA SALUTE
Dicembre 2006
Sono state un cruccio per milioni di italiani
le migliaia di antenne localizzate in prossimità delle
abitazioni per ricevere e inviare il segnale ai telefoni cellulari.
La convinzione diffusa che le onde elettromagnetiche emesse da
questi impianti siano un pericolo per la salute è durata
per anni, e ancora resiste a dispetto delle evidenze scientifiche.
Questo è accaduto anche perché i campi elettromagnetici,
come tutte le cose invisibili, destano preoccupazione. La gente
non fa differenza tra i campi elettromagnetici creati dagli elettro-domestici,
quelli dei tralicci dell’alta tensione e quelli dei telefonici
o delle antenne. I cittadini tendono a considerare i campi nello
stesso modo e a ignorare che, almeno per quelli della telefonia
cellulare e delle trasmissioni radiotelevisive, gli studio-si
non considerano pericolosa l’esposizione a bassi livelli
di intensità. Per rendersi conto del livello di allarme
raggiunto, basta ricordare la bufala delle chioccioline da applicare
alle antenne dei cellulari che milioni di italiani hanno comprato
nell’illusione di ridurre le onde elettromagnetiche.
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