IL
MUGNAIO
Dicembre 2006
di L. Sala
Gli anziani raccontano che, in passato,
lungo i torrenti ed i fiumi erano ancora visibili le grandi ruote
idrauliche che muovevano con la forza dell’acqua, le macine
dei mulini. U n
percorso artificiale, munito di saracinesca, serviva per trasportare
l’acqua dall’alveo principale del torrente fino all’edificio
che ospitava, al suo interno, ingranaggi e macine sempre in movimento.
Un’imponente ruota in legno azionava un albero ed un grosso
ingranaggio a ruote dentate coniche: l’ingranaggio a pioli
che, incernierato all’ingranaggio a lanterna, trasformava
il movimento verticale della ruota in movimento orizzontale delle
macine. Le macine avevano un metro e mezzo di diametro, e la macina
superiore aveva un foro centrale per ospitare la quantità
opportunamente dosata di granoturco o cereali necessari per essere
macinati e trasformati in farina. Sopra le macine vi era un grande
imbuto,”la tramoggia”, dalla quale passava il cereale
per essere immesso nelle macine di pietra. Terminata la macinazione,
la farina veniva trasferita automaticamente nel “buratto”,
un particolare contenitore che fungeva da setaccio e serviva per
suddividere la farina dalla crusca.
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