
di Antonio Isacco
Dicembre 2007
UN AUGURIO
Vedo avanzare il deserto delle barbarie.
I toni di qualunque tipo di confronto per le Scuole dell’Infanzia
di Casletto e di Rogeno, assumono sempre più frequentemente
connotati di “tirare l’acqua al proprio mulino”.
Sembriamo diventati incapaci di dialogare, di tener conto dell’altro,
di prendere in considerazione le sue opinioni, le convinzioni
più profonde di ciascuno. Si parla, si ragiona per schieramenti,
si giudica in base a preconcetti. Le accuse sovente si spingono
fino a coinvolgere la vita morale dell’interessato, in modo
di distruggere chi è percepito non omogeneo alle proprie
posizioni. Anche se l’interessato non ha di certo agevolato,
con il suo operato, delle quasi certezze a suo sfavore. Mi auguro
che le indicazioni del Vicario Episcopale, non portino a sopprimere
la Scuola dell’Infanzia di Casletto. Scuola, quest’ultima,
frutto di grandi sforzi e sacrifici da parte di tutta la Cittadinanza
di Casletto, sia in epoche ormai remote che in quelle non tanto
più recenti. E’ bene che il Vicario Episcopale sappia
queste cose alfine di rivalutare tutti quei Cittadini che a suo
tempo seppero edificarla ed amministrarla con lodevole e trasparente
abnegazione. Ricordandogli che tuttora esistono i presupposti
che quanto di lodevole a suo tempo è avvenuto, può
con certezza ripetersi. Saremo magari anche poveri ma di certo
ricchi di dignità e buona volontà. Al dialogo nella
franchezza si sta sottilmente sostituendo una serie di “scarica
barile” tra l’Amministrazione Comunale e le preposte
o costituenti Amministrazioni delle due Scuole dell’Infanzia,
e ciò è molto riprovevole e per niente costruttivo
alfine di ripristinare quanto da circa sessant’anni e forse
più, è sempre stato, e dovrà comunque essere,
un indispensabile servizio pubblico. Eppure il confronto critico
tra idee, opzioni, priorità è non solo un diritto
nella nostra comunità, un bene necessario; se però
degenera in conflitto, allora si pongono fuori dallo spirito di
fratellanza che dovrebbe accomunarci. Possa un doveroso ripensamento
condurci a perdonare quanti non sapevano quello che facevano e
ci indirizzi, con rinnovata buona volontà e generosità,
sia con opere che con solidale intendimento, a superare questo
momento molto difficile che ci sta donando il pretesto di ben
operare con nuova linfa per entrambe le Scuole dell’Infanzia
del nostro Comune.
Casletto di Rogeno,
06 dicembre 2007
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