Giornale della Brianza
"Un giornale scritto dai propri lettori ..."
Direttore: Giovanni Marcucci

  Sezioni  
 


PRIMA PAGINA
Politica
Cronaca
Sport
Economia
Curiosità
Associazioni
Approfondimenti
Tempo libero
Cultura e Arte
Ambiente

 
  La Goccia ...  
 
brianzolitudine
del direttore

che fa traboccare il vaso
comics
collegio 10
dal futuro
del lago di Pusiano

d'arte

dal web

da togliere
di evasione
di filosofia
di giustizia
di salute
di sapore
di sudore
di umorismo
di vino
d'oriente
iridata
sullo spartito
a quattro zampe



 
  Le altre pagine  
 
I links

Numeri utili
 
 
 

Il Lambro

Dicembre 2007

Il fiume nasce dai monti del gruppo del San Primo appena sopra il Ghisallo, in provincia di Como.
La sorgente viene detta Menaresta: “mena” cioè “va, porta”, “resta” cioè “rimane”. È di tipo carsico. Un serbatoio sotterraneo nella roccia calcarea si riempie a intervalli regoalri di acqua, fino a straboccare verso l’esterno, per poi ritornare a caricarsi. Dalla sorgente il ruscelletto si porta poi verso Magreglio. Da questo punto il fiume entra in Vallassina, bagnando i centri di Asso, Ponte Lambro ed Erba. A Erba entra nel lago di Pusiano; l’ultimo tratto prima del Lago prende il nome di Lambrone. Il fiume qui è stato trasformato, sotto la dominazione austriaca, in un canale. Il termine “lambrone” (lambron in dialetto) viene usato, in Brianza e a Monza, per riferirsi al fiume quando c’è una piena particolarmente rilevante. Uscito dal lago (sia per mezzo di un canale sotterraneo che regola il deflusso delle acque del bacino, sia tramite il suo corso naturale a cui lo stesso canale si unisce), il fiume riceve da destra l’emissario del lago di Alserio dopodiché bagna il centro di Merone. Entra ora in Brianza scorrendo con andamento tortuoso ai piedi delle colline moreniche (dove raccoglie le acque di svariate rogge e dei laghetti brianzoli) raggiungendo in breve la città di Monza. Subito attraversa l’ omonimo parco dividendosi poi, nei pressi della Chiesa del Carrobiolo in due rami: il Lambro, che passa sotto il Ponte dei Leoni, ed il Lambretto che fu fatto deviare nel XIV secolo dai Visconti per la difesa della città. Uscito dalla città nuovamente con corso riunito, il fiume attraversa tutta la zona est di Milano scorrendo tramite un sifone sotto la Martesana e ricevendone anche una parte delle acque. Da qui in poi il fiume riceve centinaia di scarichi fognari che ne accrescono artificialmente la portate ed anche, putroppo, il suo stato di inquinamento. Giunto a Melegnano il Lambro riceve le acque della Vettabbia, arricchite cento metri più a monte da quelle del Redefossi, entrando poi alcuni km a valle in provincia di Lodi.
Con corso più lento il fiume attraversa in seguito la cittadina di Sant’Angelo Lodigiano ricevendo da destra il Lambro meridionale, derivato dai Navigli e dall’Olona, suo principale tributario. Con portata quasi raddoppiata il fiume prosegue lento bagnando il centro di San Colombano al Lambro, fungendo anche per un brevissimo tratto da confine fra le province di Lodi e Pavia, e una volta giunto nei pressi di Orio Litta confluisce da sinistra nel Po.
G.L.

 
 
 
       

La Goccia Briantea è un periodico mensile di informazione, politica,
cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo.
Il sito, ottimizzato per versioni di INTERNET Explorer e NETSCAPE superiori alla 4.0,
è gestito dall'Associazione "La Goccia" (Rogeno - LC)