Il
futuro della Brianza
Tra Provinciali e comunali
Dicembre 2008
di Paola Sandionigi
Povera Brianza, pare proprio che nessuno
se la fili, che non ci sia un politico capace di rapprersentarla
a villa Locatelli. E non stiamo parlando del centro sinistra che
la sua scelta l’ha fatta. Loro il candidato alla poltrona
di presidente ce l’hanno: Virginio Brivio l’inossidabile.
Che piaccia o non piaccia: questo è tutto un altro discorso
che non sta a noi portare in una direzione o nell’altra.
Il centro destra arranca diviso tra tante
anime che cercano di ritagliarsi uno spazio al sole. E così,
la scacchiera non è più solo bianca e nera, c’è
pure il grigio e forse qualche Azzuro fedele al pensiero del Berlusca:
gli ultimi, che difficilmente saranno i primi.
Ora la Brianza, si trova spaesata, quasi dimenticata. E noi per
Brianza, scusateci ma non intendiamio il meratese o il casatese.
Intendiamo Rogeno, Bosisio, Costa Masnaga, Sirone, Civate, Suello
e via dicendo: il cuore della produttività. Lo scorso mandato
Dario Perego da Merate ha fatto flop. Adesso vorrebbero candidare
Stefano Chirico da Lecco espressione di Cielle, o Carlo Signorelli
da Perledo. Qualcuno punta su Mauro Piazza coordinatore provinciale,
da Lecco. Ermanno Buzzi da Sirone non pare più essere in
pole position. Chi resta? Non lo sappiamo. L’unica certezza
che abbiamo, sono i mal di pancia della gente della zona che reclama
un suo esponente. E non prendeteci per campanilisti. Aspettiamo.
Attendiamo e speriamo che Babbo Natale ci porti qualcosa.
A dire il vero gli elfi ci hanno spifferato che il PdL dovrà
fare i conti con una lista civica del centro destra, che non si
sa ancora se andrà per conto suo, o se appoggerà
in prima battuta il candidato del Popolo della Libertà
, e in caso di ballottaggio quello dell’opposizione. La
politica è così: non c’è nulla da fare.
Ci auguriamo che sia finito il tempo dei volta gabbana che passando
spudoratamente da un partito all’altro, da una tessera all’altra,
tengono in ostaggio chi vorrebbe lavorare, chi vorrebbe andare
incontro alle esigenze della gente. A volte basterebbe avere il
coraggio di chiudere le porte, di rischiare di andare tutti a
casa ma con dignità . Purtroppo sia nel centro destra che
nel centro sinistra l’abitudine di uscire e rientrare come
se nulla fosse, è una moda.
Ma non solo: pare che ci sia pure chi ha un paio di tessere, basta
avere il doppio nome e dividerlo per l’occasione su due
fronti. E cosa dire delle cene “carbonare” dove si
parla male degli assenti e si tessono trame alle loro spalle,
per trovarsi il giorno dopo seduti ad un altro tavolo tutti amici.
Confidiamo le cose cambino, anche se è solo un’illusione.
Resta un dubbio: manca la volontà o il coraggio? Meglio
un sindaco che si dimette a testa alta, che non quello che accetta
alleanze prendendosi solo grattacapi, e perdendo tempo a rincorrere
le richieste di uno o dell’altro, dimenticandosi che deve
lavorare per la gente, e non per chi una mattina si alza con il
bizzo di volere una poltrona, una “cadrega”.

il lago vivo anche d'inverno - foto Ragazzi della "Nostra
Famiglia"
Dal prossimo numero vorremmo aprire una
rubrica con i commenti della gente, vi esortiamo a mandarci le
vostre riflessioni, i vostri pensieri, e pure le domande che gireremo
a chi di dovere confidando in una risposta. Esortiamo i giovani
al dibattito, ma anche chi ha qualche primavera sulle spalle,
i “vecchi” amministratori, chi ha partecipato alle
elezioni e poi per un motivo o per l’altro non è
entrato in consiglio. In poche parole vi chiediamo di instaurare
un filo diretto.
Scriveteci a info@lagocciabriantea.com oppure usate carta e inchiostro.
Paola Sandionig
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