L’antica
ricetta segreta per un’ottima … gita sociale!!!!
Dicembre 2008
di G. Ratti
INGREDIENTI: 2 pullman con autisti; una quarantina di FUNGIATT
D.O.C.; mogli, figli, nipoti, amici e parenti a volontà;
una simpatica guida; una cittadina della “bassa” tutta
da scoprire e (non ultimo) un ottimo ristorante.
Il tutto condito da tanta allegria e un po’ di storia ha
caratterizzato anche quest’anno la tradizionale Gita Sociale
organizzata dal Gruppo Micologico di Rogeno.
La nostra meta è stata la splendida cittadina di Busseto,
nella bassa parmense, patria del celebre compositore Giuseppe
Verdi, del quale conserva ancora oggi numerose testimonianze,
tanto che la locale azienda turistica organizza nel mese di ottobre
molti eventi musicali e non solo per ricordare il Maestro nella
sua terra di origine. La nostra visita è iniziata con il
Museo Casa Barezzi, suocero di Verdi e suo benefattore, è
infatti proprio grazie ai finanziamenti di quest’uomo che
ha avuto la possibilità di frequentare il Conservatorio
di Milano; abbiamo quindi proseguito con una passeggiata nel centro
storico, di cui la guida ci ha mostrato in particolare il Teatro
Verdi e la Villa Pallavicini. Ci siamo quindi spostati a Roncole,
frazione di Busseto, dove è ancora visibile la sua casa
natale. Questa località vanta un altro cittadino illustre,
si tratta di Giovannino Guareschi, l’autore dei romanzi
riguardanti le avventure di Don Camillo e Peppone, la cui attività
può essere ammirata in un museo, dove abbiamo visto un
filmato riguardante la vita del romanziere.A questo punto ci siamo
trasferiti al ristorante “Le Roncole” dove abbiamo
pranzato in un salone tanto suggestivo quanto le prelibatezze
gustate, tra cui il culatello di Zibello, le chicche della nonna
e la torta fritta, ovviamente accompagnati da un buon Lambrusco.
Al termine del pranzo, come da consuetudine ormai consolidata
del gruppo, abbiamo assistito e partecipato ad alcune esilaranti
scenette in costume seguite dalla lotteria con numerosissimi premi,
tra cui due quadri d’autore e una splendida scultura in
legno.
In serata siamo rientrati a Rogeno con canti, risate e le pance
piene, già pronti per ritrovarci tutti alla prossima occasione.
G. Ratti
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