Doverose
precisazioni
Febbraio 2005
Lettera Firmata
Recentemente ho letto un articolo, su di
un periodico locale, riguardante i festeggiamenti per i 60 anni
di sacerdozio di don Antonio, parroco di Casletto. Essendo venuto
a conoscenza di alcuni dettagli e avendo osservato le fasi della
celebrazione, ritengo utile fare alcune precisazioni in quanto,
dopo un promettente inizio, l'articolo è andato spegnendosi:
all'esecuzione del "Corpo Musicale San Fermo" e della
"Corale Don Giuseppe Sacchi", sono stati dedicati elogi
vaghi di pura convenienza. Meritavano ben altro plauso in relazione
alle qualità musicali e corali. Sono stati tralasciati
i dovuti ringraziamenti per la generosa dimostrazione di rispetto
e stima per il nostro don Antonio;
è stato limitato l'elogio ai "due promettenti registi"
del paese: e tutti gli altri artisti cos'erano? Dopo tanto lavoro,
studio e impegno! Non erano di meno dei due registi i quali hanno
avuto motivo di soddisfazione proprio dall'apporto di tutti i
teatranti oltre al valido contenuto della commedia: "Nell'isola
della felicità tra angeli & diavoli". Ai due registi
va il merito di aver saputo aggregare tanti attori e figuranti
e qui che sta il vero elogio che si doveva fare; ha cercato, l'articolista,
di esprimersi in tal senso, finendo poi nel divagare usando opinabili
dialettiche che nulla centravano con la celebrazione oggetto dell'articolo;
2000 Euro per l'affitto delle attrezzature per l'allestimento
della rappresentazione teatrale, li ritengo poco equi in relazione
a ciò che l'Amministrazione comunale spende per tre o quattro
serate estive: spettacoli di assai dubbio valore e infimo gusto
che maltrattano le orecchie con cose tutt'altro che educative;
"lodevole" il regalo del Sindaco, (un'icona), …soprattutto
in tema con l'occasione: una targa a perenne memoria, affetto
e gratitudine non sarebbe stata più appropriata? Vorrei
ricordare che le "donazioni" dell'Amministrazione comunale
sono state effettuate con i soldi dei contribuenti del Comune
di Rogeno;
la popolazione ha donato a don Antonio un filmato (… non
un filmino!) un pregevole album di custodia delle fotografie illustranti
la celebrazione e ha allestito una mostra fotografica. E il resto?
E' costato molto tempo, e non solo, ha impegnato una moltitudine
nell'approntare i materiali per i paramenti del paese, la logistica
per alcune cibarie, la preparazione e il servizio ai tavoli ove
si è svolto il pranzo in onore di don Antonio con tutti
i prelati invitati al convitto e accomunati da una moltitudine
di cittadini;
lo spettacolo teatrale e il pranzo in onore di don Antonio, si
sono svolti al riparo della tenso-struttura della Parrocchia di
Casletto, di gestione del "Punto d'Incontro", in funzione
del fatto che è stata pagata dalla stessa Associazione
e questo per far intendere a coloro i quali "stentano a digerire"
'sto fatto. Tenso-struttura vitale per tutte le varie manifestazioni
che si sono svolte e che si svolgeranno;
la Schola Cantorum ha, ancora una volta e spero per infiniti anni,
retto con dignità e capacità, arrivando a fare,
a sue spese, omaggio di una carrozza d'epoca tirata da due bianchi
cavalli, (… non un calesse!), consentendo a don Antonio
di percorrere le strade della sua Casletto.
Sarebbe interessante sapere chi l'Amministrazione comunale aveva
delegato per farsi rappresentare nel Comitato Organizzatore.
Affinché una celebrazione resti una festa, non scriverò
più su questo argomento per il grande rispetto e la profonda
stima che ho per il nostro validissimo don Antonio, e che il buon
Dio lo mantenga com'è! Con cordialità.
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