
di Lauretta Carpani, CEDAL di Pusiano
Febbraio 2005
Puntuali come un orologio svizzero, anche
quest'anno con l'arrivo del "vero" freddo, sul lago
di Pusiano sono arrivati i cormorani che da anni frequentano abitualmente
lo specchio d'acqua. La loro presenza risale al 1dicembre del
1991, quando in una fredda mattinata, alcuni cormorani planarono
sulla sponda nord occidentale dell'isola dei Cipressi, prendendo
possesso di una quercia plurisecolare che da allora è diventata
una loro residenza privilegiata. Nel 1991, i primi ad arrivare
furono una sessantina; l'anno successivo erano già più
di cento, fino ad arrivare a 641 nel 2002. Misteriosamente, nell'inverno
del 2003 la loro presenza si è quasi dimezzata, per poi
riprendere di nuovo quest'anno con grande allarme per i pescatori
preoccupati per la … "concorrenza". È stata
ricostruita la rotta che i cormorani seguono ogni anno. Partono
dalla Libia, sorvolano la Sardegna per poi deviare sulla Liguria
ed entrare nella Pianura padana che risalgono sino alla confluenza
del Ticino con il Po per poi involarsi sino al lago di Pusiano.

Organizzato dal CEDAL, Venerdì 4 Febbraio si è svolta
una tavola rotonda che ha portato alla convinta assoluzione del
cormorano come causa della penuria di pesce nel nostro lago. "È
una criminalizzazione gratuita del cormorano che pur nutrendosi
abitualmente di pesci, nel nostro caso preferisce procurarsi il
cibo nelle discariche a cielo aperto della bassa milanese verso
le quali si invola al mattino di buon ora. La loro presenza è
stata notata lungo le sponde del Ticino, dove restano sino al
tardo pomeriggio, per fare poi ritorno all'isola nel tardo pomeriggio.
Il pesce da loro predato sul lago, rappresenta solo una minima
parte dello loro dieta ed è del tutto ininfluente sulla
situazione ittica del lago ". È invece impressionate
l'aspetto degli alberi sui quali si posano, che a causa dei loro
escrementi hanno assunto un colore biancastro che spicca fra la
flora circostante.

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