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Il grande lago Eupilii

Febbraio 2006


Come tutti i laghi briantei (Annone, Alserio, Montorfano e Segrino) anche quello di Pusiano mostra le caratteristiche tipiche di un bacino di origine glaciale.?La geologia è giunta all’ipotesi, fondata su dati scientifici, che circa 15.000 anni fa, il ghiacciaio dell’Adda, che dallo Stelvio aveva invaso la Valtellina e si era unito al ghiacciaio dello Spluga e della Valchiavenna degradando verso la Brianza e la Pianura Padana. In seguito al mutamento delle condizioni climatiche si ritirò; tra gli effetti del suo avanzamento rimase una conca profonda e ampia, che divenne il grande lago di Eupili. Il primo a parlare di un grande lago denominato Eupili è Caio Plinio, scrittore latino del I secolo d.C. Ed è poi lo storico comasco Giovio a spiegare che un terremoto, avrebbe causato lo sprofondamento dell’Eupili e la formazione dei cinque piccoli laghi brianzoli. Carlo Redaelli nel 1824 ricorda una tradizione popolare che vuole che nelle vicinanza del lago di Pusiano vi sia stato un altro laghetto. Si può presumere che tale memoria si riferisse a un laghetto realmente esistito a Bosisio, che ad un certo punto fu assorbito dal lago di Pusiano, lasciando al suo posto la zona paludosa della torbiera. Con certezza possiamo dire che solo in epoche più recenti il lago di Eupili si divise a causa dell’accumulo dei sedimenti portati dal fiume Lambro e per le bonifiche effettuate per l’agricoltura e la salubrità dei luoghi. Il deposito alluvionale del fiume Lambro formò a poco a poco la piana di Erba, separando l’Eupili nei due laghi di Pusiano e Al serio (presumibilmente verso nel ‘500). La parte settentrionale della Brianza, precisamente la conca dei laghi eupilei, fu abitata dall’uomo già in epoca preistorica a cominciare dall’età neolitica di cui sono rimaste tracce nella grotta del Buco del Piombo e sulle pendici del monte Cornizzolo.

Successivamente la presenza dell’uomo lasciò segni lungo le rive dei laghi di Annone e di Pusiano e nelle necropoli di Orsenigo, Cantù, Buccinigo e Montorfano. Circa 8.000 anni fa questo territorio era in buona parte coperto dal canneto e i nostri antenati vivevano su palafitte nelle insenature tranquille dei laghi di Pusiano, Annone e Montorfano (nel ‘63 se ne ritrovarono i resti presso l’isola dei cipressi). Queste primitive popolazioni facevano parte del gruppo degli Ibero – Liguri e non avevano ancora nulla in comune con i Celti e con i Romani, che arrivarono qui arrivati successivamente. La storia delle scoperte archeologiche nella nostra Brianza ebbe inizio nel 1856 quando alla profondità di circa tre metri nella torbiera di Bosisio si scoprì un bellissimo “paalstab” (ascia di bronzo). Le ricerche proseguirono nella torbiera di Bosisio denominata “il pascolo” e nella torbiera detta “comarcia” posta nell’insenatura orientale del lago di Pusiano sul confine con il Comune di Cesana Brianza, con ritrovamenti di varie punte di freccia in selce e vasellame dell’era del bronzo. Le tracce di insediamenti sono sono innumerevoli: oltre ai resti dei pali di sostegno delle palafitte, numerosi sono gli oggetti di uso comune, come cuspidi di freccia in selce, anfore, vasi, coltellini, punteruoli.

 
 
 
       

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