IL
PAPA, BENEDETTO XVI, NON PARLA MAI A CASO
Febbraio 2007
di Giulia Riva
Sulla
famiglia e la vita umana
“Come non preoccuparsi dei continui attentati portati alla
vita, dal concepimento fino alla morte naturale?... Allo stesso
modo si sviluppano minacce contro la struttura naturale della
famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, e tentativi
di relativizzarla conferendole lo stesso statuto di forme di unione
radicalmente diverse. Tutto ciò costituisce una offesa
alla famiglia”;
Sulla scienza
“Altre forme di aggressione alla vita sono talvolta commesse
sotto l’apparenza della ricerca scientifica. Si fa largo
la convinzione che la ricerca non abbia altre leggi all’infuori
di quelle che vuole darsi e che non abbia alcun limite alle proprie
possibilità”;
Sugli scenari internazionali
Più vicino a noi, in Europa, nuovi paesi, la Bulgaria e
la Romania, paesi di lunga tradizione cristiana, hanno fatto il
loro ingresso nell’Unione europea. Nel momento in cui ci
si appresta a celebrare il cinquantesimo anniversario dei Trattati
di Roma, una riflessione si impone sul Trattato costituzionale.
Mi auguro che i valori fondamentali che sono alla base della dignità
umana siano pienamente protetti, in particolare la libertà
religiosa in tutte le sue dimensioni e i diritti istituzionali
delle Chiese. Allo stesso modo, non si può prescindere
dall’innegabile patrimonio cristiano di questo continente,
che ha largamente contribuito a modellare l’Europa delle
nazioni e l’Europa dei popoli.La Santa Sede non smetterà
di ripetere che le soluzioni militari non conducono a nulla, come
si è potuto vedere in Libano l’estate scorsa. Il
futuro di questo paese passa necessariamente attraverso l’unità
di tutte le sue componenti e attraverso le relazioni fraterne
tra i diversi gruppi religiosi e sociali. Ciò costituisce
un messaggio di speranza per tutti. Non è possibile accontentarsi
di soluzioni parziali o unilaterali. Per porre termine alla crisi
e alle sofferenze che essa causa nelle popolazioni, bisogna procedere
attraverso un approccio globale, che non escluda nessuno dalla
ricerca di una soluzione negoziata e che tenga conto delle aspirazioni
e degli interessi legittimi dei diversi popoli coinvolti; in modo
particolare, i Libanesi hanno diritto a vedere rispettata l’integrità
e la sovranità del loro paese; gli Israeliani hanno il
diritto di vivere in pace nel loro Stato, i Palestinesi hanno
il diritto ad una patria libera e sovrana. Se ciascuno dei popoli
della regione vede le sue aspettative prese in considerazione
e si sente meno minacciato, la fiducia reciproca si rafforzerà.
Per un nuovo umanesimo
Le situazioni che ho voluto evocare costituiscono una sfida che
ci riguarda tutti; si tratta di una sfida che consiste nel promuovere
e consolidare tutto ciò che c’è di positivo
nel mondo e a superare, con buona volontà, saggezza e tenacia,
tutto ciò che ferisce, degrada e uccide l’uomo. Solo
rispettando la persona umana è possibile promuovere la
pace, e solo costruendo la pace si pongono le basi per un autentico
umanesimo integrale.
Giulia Riva
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