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UN ANNO FÀ

Febbraio 2007
di Diana Cariani
(dal Corriere di Como)

Era il 21 febbraio 2006 quando Jennifer Isacco ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Torino, volando con la compagna Gerda Weissensteiner nel bob a due tricolore e chiudendo al terzo posto dietro alla Germania e agli Stati Uniti. Un anno esatto fa Jennifer ha consegnato a Gerda quel bigliettino che è rimasto nella storia dello sport tricolore: ‘Io ti spingerò fortissimo, ma tu fammi volare fino al traguardo’ e quelle parole sono diventate realtà quando, alla fine di una corsa forsennata sulla pista di Cesana Pariol, Italia 1 ha distaccato di cinque centesimi l’equipaggio canadese. «Avevamo fatto degli errori nella seconda manche - ha ricordato Jennifer - Rimontare è stata dura, ci si gioca tutto in quattro discese e può bastare il minimo errore per vanificare ogni sforzo. Ma ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo meritato il bronzo». Jennifer, che è nata e ha studiato a Como al Setificio, pur abitando a Rogeno, nel Lecchese, si è avvicinata al bob quasi per caso nel 1999 dopo una vacanza in montagna e ha poi cominciato ad allenarsi da sola fino all’incontro con Gerda nel 2002 a Salt Lake City. Al ranking iridato di quell’anno, Jennifer aveva partecipato come riserva nel ruolo di frenatrice, ruolo che consiste nello spingere il bob all’avvio per guadagnare velocità e fermarlo al traguardo e la Wessensteiner, pilota, l’aveva subito scelta come compagna di squadra.Insieme le due atlete hanno tentato l’impossibile, lavorando duramente per la preparazione dell’Olimpiade, tanto che Jennifer si è trasferita un anno in Alto Adige per allenarsi con la compagna. Alla fine le atlete azzurre sono state premiate con un bronzo che vale oro, che è arrivato a chiudere in bellezza la loro carriera. Dopo le Olimpiadi di Torino, Jennifer si è ritrovata con questa meritatissima medaglia al collo e tanta indecisione su quello che avrebbe fatto una volta lasciata la carriera agonistica. Oggi, quasi trentenne, ha accettato la proposta della Federazione di allenare la squadra azzurra di bob. Decisa e grintosa anche come tecnica nazionale, come lo è sempre stata nella sua carriera sportiva, avviata con l’atletica leggera e poi, quando Jennifer è stata conquistata dalla passione delle discese sul ghiaccio, votatasi completamente al bob. La Isacco adesso mette la sua esperienza al servizio delle nuove leve di questa disciplina. «Mi è stata fatta questa offerta e ho accettato volentieri - ha spiegato - Mi sono messa al lavoro con gli altri componenti dello staff tecnico con l’obiettivo di preparare gli equipaggi che hanno come piloti Jessica Gilarduzzi, Simone Bertazzo e Fabrizio Tosini. Sono soddisfatta dell’incarico e spero che in futuro giungano nuove soddisfazioni dai nostri atleti». Una gioia è già arrivata poche settimane fa ai Mondiali di Sankt Moritz. Otto anni dopo l’oro ottenuto da Guenther Huber a Cortina, la coppia Simone Bertazzo-Samuele Romanini, ha conquistato il bronzo iridato. In questi giorni gli azzurri sono impegnati in Germania in Coppa del Mondo. Dopo il bronzo olimpico, per la comasca i riconoscimenti sono stati molti. Jennifer è stata insignita dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi del titolo di cavaliere, si è vista assegnare dal Comune di Como il ‘Premio Volta’ ed è stata invitata a numerose serate, tra cui quella del Panathlon cittadino. «Sono stati momenti bellissimi e indimenticabili - ha spiegato Jennifer - Ma non posso scordare ad esempio, l’accoglienza che ho ricevuto a Casletto di Rogeno, il paese in cui risiedo, la sera del rientro a casa, quando anche le persone che non vedevo da anni sono venute a complimentarsi con me».

Diana Cariani
(dal Corriere di Como)

 
 
 
       

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