La
banda Scala
Febbraio 2008
di Paola Sandionigi

Cinque musicisti lecchesi impegnati a conservare
i brani della tradizione popolare. Nasce la Banda Scala guidata
Fabio Scala, con un vasto repertorio che comprende brani di difficile
interpretazioni come quelli del compianto Gaber e di Jannacci.
Una prova che Fabio Scala, Domenico Mambretti, Vincenzo D’Angelo,
Gianluca Ottoboni e Luca Pedeferri sono decisi a superare. Tra
i brani si possono menzionare: Ho visto un re (Fo-Esposito); Per
un basin (Jannacci); Trani a gogo (Gaber); L’uva fogarina;
Barbera e champagne (Gaber); La forza dell’amore (Fo-Jannacci).
Artefice del progetto Fabio Scala, 58 anni, che ha alle spalle
una notevole preparazione musicale e che è già stato
fautore di progetti musicali sempre legati alla tradizione. Oggi
la Banda Scala guarda avanti e si presenta con una veste raffinata
e pronta a superare i confini territoriali. <<Il nostro
obiettivo è quello di portare la tradizione musicale, quella
d’autore umoristica, in giro per l’Italia per uno
scambio culturale – fa notare Fabio Scala -. La mimica,
i gesti e la recitazione che accompagnano ogni canzone coinvolgono
e rendono complice il pubblico che ritrova la schietta energia
della cultura dialettale lombarda>>. Hanno un programma
di spettacoli adatto sua ad iniziative di intrattenimento pomeridiano
che serale a seconda del contesto e stanno già lavorando
con varie amministrazioni comunali di Lecco, Como e Sondrio.



Animata dalla passione per la canzone popolare e di costume la
Banda Scala ha trovato la sua ispirazione nei canti dialettali
e nelle piccole storie quotidiane, di cui descrive l’ambiente
e la situazione, a volte con un approccio ironico, altre volte
con fare sospeso tra il serio e il faceto, ricostruendo atmosfere
perdute. Ricostruendo quegli spettacoli cabarettistici che hanno
fatto la storia, e che avevano nella rappresentazione vera e propria
la loro forza. Un modo per ritrovare il piacere dell’ironia
e della comicità di un tempo e con esse lo spirito di una
forma di spettacolo unica, che scava nella tradizione, ma che
la trascende con il suo anticonformismo e la sua vena dissacratoria,
creando quel rapporto peculiare tra artista e pubblico che la
contraddistingue. Per chi vuole conoscerli da vicino sta per partire
la tournèe primaverile: il 2 marzo il gruppo sarà
all’auditorium di Cernusco sul Naviglio, il 5 aprile alla
Fondazione <<Città di Abbiategrasso>>. Il 12
aprile all’auditorium di Gerenzano.
Paola Sandionigi
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