Egregio
Direttore de La Goccia Briantea,
Febbraio 2008
leggiamo con stupore l’articolo pubblicato
sull’ultimo numero de La Goccia, dal titolo “Holcim
ci corregge”, in cui si riporta la posizione della cementeria
di Merone contenente precisazioni sulle errate (?) informazioni
dell’articolo “La Regione concede alla cementeria
deroghe sugli inquinanti in atmosfera”. È paradossale
che il Suo stimato giornale accetti come “errate”
le informazioni sull’incenerimento dei rifiuti nei forni
della Holcim, senza aver verificato la fondatezza delle affermazioni
dell’azienda. La verità inconfutabile è che
la Regione Lombardia ha autorizzato la cementeria di Merone a
bruciare fino a 104 mila tonnellate all’anno di rifiuti,
concedendo alcune deroghe sui fumi, consentendole in tal modo
di scaricare in atmosfera fino a 5 volte di più rispetto
ai limiti indicati dalla normativa europea (Carbonio organico
fino a 50 mg/mc, anziché 10). Tutti gli enti competenti
(Regione, ARPA, Provincia di Como, Comuni di Merone e di Monguzzo)
hanno dato parere favorevole, piegandosi al volere (o, meglio,
alle pretese) della multinazionale Holcim. Da sempre le nostre
critiche sono rivolte proprio contro queste istituzioni che fanno
gli interessi dell’azienda. Ricordiamo infatti che l’incenerimento
dei rifiuti porta soldi (molti) nelle casse della Holcim. Ma soprattutto
lascia danni (molti) all’ambiente e alla salute dei cittadini.
A dirlo non siamo solo noi, ma anche la Federazione Italiana dei
Medici di Base (vedasi documento allegato). Le istituzioni (e
i cittadini) devono impedire che nei forni della cementeria di
Merone si possano continuare a bruciare i rifiuti!
Distinti saluti.
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi”
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