La
Federazione dei Medici prende
posizione contro gli inceneritori
Febbraio 2008
Gli inceneritori sono dannosi per l’ambiente
e la salute umana. “Gli inceneritori producono ceneri e
immettono nell’atmosfera milioni di metri cubi al giorno
di fumi inquinanti, contenenti polveri costituite da nanoparticelle
di metalli pesanti, idrocarburi policiclici, benzene, diossine,
estremamente pericolose perché persistenti e accumulabili
negli organismi viventi”. Dalla Federazione Italiana Medici
di Medicina Generale. L’incenerimento dei rifiuti, fra tutte
le tecniche di smaltimento, è quella più dannosa
per l’ambiente e per la salute umana. Gli inceneritori producono
ceneri e immettono nell’atmosfera milioni di metri cubi
al giorno di fumi inquinanti, contenenti polveri grossolane (PM10)
e fini (PM2,5) costituite da nanoparticelle di metalli pesanti,
idrocarburi policiclici, policlorobifenili, benzene, diossine,
estremamente pericolose perché persistenti e accumulabili
negli organismi viventi. Queste “nanopolveri”, sfuggendo
ai filtri dell’inceneritore, non vengono nemmeno rilevate
dagli attuali sistemi di monitoraggio delle emissioni degli inceneritori
e non sono previste dai limiti di legge cui gli impianti devono
sottostare. Inoltre a fronte di emissioni cancerogene identificate
da tempo dai ricercatori (diossine, furani, metalli pesanti) gli
inceneritori emettono centinaia di sostanze di cui è sconosciuto
l’impatto sulla salute umana, così come risultano
non ancora indagati gli effetti della combinazione di vari inquinanti.
Ogni processo di combustione produce particolato. Se è
vero che la natura è produttrice di queste polveri (vulcani),
è pure vero che le polveri di origine naturale costituiscono
una frazione minoritaria del totale che oggi si trova in atmosfera.
E’ l’uomo il grande produttore di particolato, soprattutto
quello più fine: più elevata è la temperatura
alla quale un processo di combustione avviene, minore è
la dimensione delle particelle che ne derivano. Si tratta di particelle
inorganiche, non biodegradabili né biocompatibili. La combustione
trasforma i rifiuti in composti tossici e pericolosi, sotto forma
di emissioni gassose, polveri fini, ceneri volatili e residue
che richiedono costosi sistemi per la neutralizzazione e lo stoccaggio.
Perciò è opportuno che si incentivi una politica
della produzione, raccolta differenziata, riciclaggio, recupero
dei rifiuti. Le micro e nanoparticelle, prodotte in qualsiasi
modo, una volta entrate nell’organismo innescano tutta una
serie di reazioni che possono tramutarsi in malattie. Le forme
patologiche più comuni sono le neoplasie, ma ci sono anche
malformazioni fetali, malattie infiammatorie allergiche e perfino
neurologiche. L’incenerimento dei rifiuti è inoltre
il sistema più costoso per lo smaltimento dei rifiuti e
tutti gli italiani, a loro insaputa, pagano generosi incentivi
a suo sostegno. È paradossale che i gestori degli inceneritori
ricevono, da parte dello Stato, altri sussidi. L’Italia
è l’unico Stato europeo che finanzia l’incenerimento
dei rifiuti. Tutti gli altri Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca,
Germania) impongono ai gestori di inceneritori di pagare una tassa
per ogni tonnellata di rifiuti bruciati, disincentivando l’incenerimento
dei rifiuti.
Dal Notiziario FIMMG - Federazione Italiana Medici di Medicina
Generale, maggio 2006
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