Quando
a Bosisio si aggiunse Parini
Febbraio 2009
L’idea di aggiungere il cognome “Parini”
al nome “Bosisio” venne al Preside del liceo classico
“Giuseppe Parini” di Milano, che sul finire degli
anni venti del secolo scorso consigliò il Podestà
del nostro comune di attivarsi affinché si realizzasse
tale aggiunta. Il Podestà dell’epoca, ossia il sig.
Carlo Carpani, accolse con favore la proposta in quanto intuì
che la nuova denominazione appariva il modo più semplice,
ma anche il più idoneo ed efficace a dimostrare l’attaccamento
della popolazione al Grande Poeta. Con la nuova denominazione,
inoltre, il Comune avrebbe potuto acquistare una rinomanza fino
ad allora sconosciuta. Anche ragioni meno nobili, ma non per questo
meno importanti, avrebbero consigliato il cambio del nome. Infatti
in quegli anni, con cadenza quasi giornaliera, veniva recapitata
a “Bosisio” la corrispondenza diretta al comune di
“Bovisio” nel milanese e viceversa. L’aggiunta
del cognome “Parini” rendeva pertanto meno somigliante
i nomi dei due comuni, con tutti i vantaggi che esso comportava.
Il cambio del nome avrebbe quindi avuto anche il merito di risolvere
un problema all’epoca davvero molto avvertito tra i cittadini.
L’iter fu molto celere. In sintesi. Il 3 maggio 1929 il
Podestà di Bosisio deliberava di chiedere all’autorità
competente l’autorizzazione a sostituire il nome del Paese
da “Bosisio” in “Bosisio Parini”. Il 17
maggio veniva proposta dallo stesso Podestà formale istanza;
il 25 maggio l’amministrazione della Provincia di Como esprimeva
parere favorevole; il 27 maggio il Sovrano, ossia Vittorio Emanuele
III, su proposta del Primo Ministro Benito Mussolini decretava
il mutamento della denominazione del Comune. L’iter fu davvero
molto veloce. In tutto 23 giorni. Solo 10 se il computo viene
fatto partire dalla data dell’istanza formale. In archivio
comunale abbiamo ritrovato il testo della delibera podestarile
del 3 maggio 1929 che illustra le ragioni del mutamento della
denominazione. Non avendo invece ritrovato il testo del decreto
regio che reca il nr. 1011, lo abbiamo richiesto direttamente
all’Archivio Centrale dello Stato con sede a Roma, ove è
custodito l’originale dell’atto. Oggi, pertanto, disponiamo
della copia fotostatica del provvedimento che reca per l’appunto
la sottoscrizione del Re Vittorio Emanuele III e del Primo Ministro
Benito Mussolini.
La nuova denominazione costituiva una delle iniziative tese a
celebrare nel borgo nativo il Secondo Centenario della nascita
del Poeta. Il Podestà Carlo Carpani fu uomo molto attivo
e sensibile nel promuovere le celebrazioni pariniane in paese.
Al Carpani va infatti ascritto il merito di aver convinto l’Autorità
statale ad acquistare la casa natale di Giuseppe Parini, sino
al 1930 di proprietà privata.
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