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a cura di Stefano Ratti
febbraio 2009

VENERDI’ 12, Omnibus

Quanti di voi si ricordano sempre il giorno del compleanno della propria amata… come… cos’è un compleanno? Va beh… passiamo oltre.
Se siete tra quelli che ricordano questo fatidico giorno, così importante per la vostra lei (qualcuno poi dovrà spiegarmi perché si festeggia il fatto di essere invecchiati di un anno), sappiate che a volte questa dimenticanza può essere la vostra fortuna.
Purtroppo, il povero Aldo ha molti difetti, ma non quello di dimenticarsi del compleanno di Bedelia, la sua fidanzata (anche se lei non sa di essere la fidanzata di Aldo).
In uno strano negozio, gli viene dato un carrilon su cui aleggia un’ancor più strana maledizione: se l’uomo che possiede il carrilon lo regalerà a una donna che non lo ama (che non ama l’uomo, non il carrilon), quest’uomo, si trasformerà in un essere mostruoso e ripugnante, e sarà costretto a rimanere così finché non regalerà il carrilon a una donna che sarà sinceramente innamorata di lui, oppure… che uccida una donna ancora vergine (a trovarne di questi tempi).


Aldo si è sempre chiesto come faccia una donna bella e intelligente come Bedelia a stare con uno come lui, il problema è che se lo è chiesto anche Bedelia, che lascia il povero Aldo proprio nel momento in cui sta per regalare il carrilon. Aldo, affranto dal dolore, per effetto della maledizione che ammanta il carrilon, si trasforma in mostro deforme e ripugnante.
Rassegnato a queste sembianze, va a vivere in un lugubre attico.
L’unica persona che gli rimane vicino nella disperazione e il servitore Giuda, dimostrando che è proprio vero che le disgrazie non vengono mai da sole.
Da questa vicenda partono le vicissitudini e le pene d’amore di Venerdì 12, Omnibus, finalmente raccolte in un corposo volume. Venerdì 12 è una delle più belle (se non la più bella) e incontenibili creazioni di Leo Ortolani, il padre di Ratman, l’unico fumetto umoristico che è riuscito a far breccia nelle edicole e nei cuori di un folto gruppo di lettori italiani. Così come per il supereroe vestito da topo, l’autore di Venerdì 12, con della comicità esilerante e spassosa, situazioni paradossali, ironia crudele che trascende nella perfidia, il ritmo delle battute e un disegno pervaso di una mimica facciale unica, riesce a dar vita ad una lettura di puro divertimento.
Venerdì 12, pubblicato a puntate nel 1996 sulle pagine dell’Isola che non c’è, per poi passare nel 1998 a quelle di Ratman Collection e pubblicato successivamente nel 2002 in quattro volumetti dalla Panini Comics, solo ora vede tutta la saga in un unico corposo volume, un volume impedibile per tutti gli amanti della comicità e delle storie d’amore… l’amore per il fumetto.


 

 


 


 















 
 
 
       

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