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LA CHIESA DI SAN MARCELLO
IN CALVENZANA DI ROGENO

di Gaetano Ratti
Gennaio 2005

La chiesetta di S. Marcello a Calvenzana è senz'altro una delle chiese più antiche del nostro territorio. Secondo l'inventario delle chiese della Diocesi Ambrosiana della fine del XIII sec. il Prevosto di Incino governava 61 chiese o cappelle (solo 49 individuate). Tra quelle non menzionate, probabilmente perché allora cappella privata, vi è la S. Marcello in Calvenzana, la quale compare invece in un elenco del 1398. Alcuni atti confermano che già nel 1166 e nel 1182 la nostra chiesa possedeva terreni a Luzzana. Qui si parla sempre di S. Marcellino, dedicazione abbastanza rara (altrove solo a Besana e Imbersago, sedi capitaneali, e Velate, corte monzese). In un inventario della Chiesa di Monza a Luzzana, redatto nel 1206, si parla di Santa Marcellina e di Santa Marcella. E qui viene il sospetto che, poiché nella confinante terra di Garbagnate Monastero esisteva un cenobio femminile, "il culto per Santa Marcella o Marcellina in una cappella seminata tra i molini di Calvenzana recherebbe qualche suffragio". Il ritorno della dedicazione della chiesa a San Marcellino è segnalato in due atti notarili della fine del '300. Un atto notarile di Milano del 1451 ci tramanda che il frate Antonio De Ciceri, canonico di Incino, ne ottiene il possesso e un secolo dopo San Carlo riuniva questo beneficio a quello di Alserio per assicurare la sussistenza al suo cappellano. Negli ultimi decenni del '500 è stata redatta una mappa di diverse chiese del territorio, tra cui quella di S. Marcello in Calvenzana: la chiesa è a pianta rettangolare, con il tetto a capanna e presenta una piccola abside di misura più stretta e più bassa relativamente alla chiesa, e lì è collocato l'altare. L'ingresso è unico e si trova di fronte all'altare, dalla parte opposta. Il cardinal Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano, ha lasciato un opuscolo del 1940 intitolato "ODOPORICON, note di visita pastorale", dove, in occasione della visita fatta a Rogeno nel novembre del 1940, scrive: "A qualche distanza dal paese, c'è la frazione Calvenzana, colla chiesa di S. Marcello. Tanto il nome del pago, come il santo Patrono attestano l'alta antichità del luogo. E' ben possibile, che verso il IX secolo qualcuno abbia trasportato da Roma una parte delle reliquie di S. Marcello, deponendole nell'oratorio di "Calvenzianum". Calvenzana fu parrocchia fino ai tempi di S. Carlo il quale, ritrovatala quasi priva di abitanti, ne soppresse la cura d'anime, smembrandone altresì il beneficio". Quindi il Cardinal Schuster attribuisce alla chiesa di Calvenzana origini anteriori al IX secolo, risalenti all'epoca longobarda.
Personalmente azzarderei un'altra ipotesi: se la chiesa era privata e sapendo che a Calvenzana è sempre esistito un guado sul torrente Bevera, da dove transitava un'importante arteria proveniente da Milano verso il nord e che nei pressi della chiesetta sono stati ritrovati resti antichi, può essere che anticamente esistesse una fortificazione di origine romana a protezione del guado e che in tempi di prima evangelizzazione cristiana del luogo sia stata edificata nel forte una cappella dedicata appunto al martire romano S. Marcello.

 
 
 
       

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