Antenna
...
Gennaio 2007
In molti continuano a chiedersi che fine
ha fatto il Comitato Cittadino che protesta contro l’installazione
dell’antenna per la telefonia mobile in via delle Brianne
a Rogeno. Ebbene, sappiate che il Comitato è più
attivo che mai, che sta continuando incessantemente il proprio
lavoro e che, speriamo al più presto, porterà novità
interessanti riguardo alla suddetta antenna. Il Comitato sta crescendo
con l’inserim ento di nuove forze umane e tecniche per ottimizzare
e concretizzare al meglio la voce di protesta, per effettuare
un’adeguata e corretta informazione e per cercare le strategie
giuste per disattivare questa dannosa situazione prima che sia
troppo tardi. C’è da ricordare, però, che
la battaglia è dura e
complessa considerando la potenza economica che si vuole contrastare
e che è necessario l’aiuto di tutti i cittadini.
Anche se non otterremo i risultati sperati, sicuramente non staremo
in silenzio a subire con civiltà, educazione e, soprattutto
rispetto ( cose che altri non hanno considerato) continueremo
a protestare sperando di diventare sempre più numerosi.
Il Comitato Cittadino
Nell’articolo “Antenna Si, Antenna.
No” (La Goccia Briantea del novembre 2006 ), nel quale vi
erano inserite diverse notizie riguardanti le onde elettromagnetiche
( O.E. ) e i campi elettromagnetici (CEM), citavo nomi e cognomi
ben precisi, riferimenti per approfondire la ricerca e dati rilevati
dai siti ufficiali di Enti e Fondazioni di cui davo estremi e
identità. Nell’articolo vi erano alcuni riferimenti
riguardanti esclusivamente l’esposizione ai CEM e non sull’uso
del cellulare. Infatti, l’ormai nota onda delle voci popolari
che sono lontane da una cultura adeguata al problema, continuano
a confondere le O.E. e i CEM, diffusi dalle antenne ( a bassa
e alta frequenza) con le O.E. irradiate dai cellulari e dagli
elettrodomestici; è il caso del giornalista dei “Sole
24 ore” che ha scritto l’articolo inviato, da un incolpevole
lettore, a “La Goccia Briantea” e che la redazione
del giornale ha pubblicato ( vedi “La Goccia Briantea”
del dicembre 2006 ). Articoli come questi, che sono ormai innumerevoli,
senza riferimenti bibliografici, senza il sostegno di dati certi,
senza nominare le fonti delle notizie citate, creano solo disinformazione.
Quell’articolo potrebbe, viste le falsità espresse,
essere passibile di denuncia; senza contare che illustrava un
argomento diverso da quello trattato nel mio articolo. Ho visto
tante persone sventolare volantini e articoli dichiaranti “I
cellulari non fanno male”, finite poi in tribunale. Il 17
settembre 1999, su denuncia della Federconsumatori, l’Autorità
Garante della Concorrenza e dei Mercato ha avviato un procedimento
giudiziario sulla pubblicità di TIM relativamente agli
effetti dell’elettromagnetismo. La TIM sosteneva, in due
opuscoli di ampia diffusione, che tutti gli scienziati del mondo
sono concordi nel ritenere che le onde anche quelle emesse dagli
impianti radiomobili non producono effetti dannosi per la salute
pubblica ( www.disinformazione.it ). E’ solo un esempio....
però, se il lettore vuole una risposta all’articolo
senza fondamento del Sole 24 Ore, farò, (per motivi di
spazio) solo un piccolo accenno ad uno studio effettuato da un
gruppo di ricercatori spagnoli dell’Istituto di Ricerca
Neurodiagnostica di Marbella pubblicato sul Sunday Mirror che
ha rilanciato i timori sulla nocività dei cellulari. La
novità di questo studio è che sono state utilizzate,
per la prima volta, cavie umane per misurare gli effetti delle
radiazioni dei cellulari sui bambini. Gli esperimenti sono stati
condotti su un ragazzo di 11 anni e una ragazza di 13, usando
una sofisticata apparecchiatura in grado di misurare l’attività
delle onde cerebrali. E’ stato possibile evidenziare le
radiazioni emanate dal cellulare disturbino l’attività
delle onde cerebrali fino ad un’ ora dopo la fine della
telefonata. Il dott. Gerald Hyland, consulente del Governo Inglese
in materia di telefonia cellulare, ha definito i risultati “
estremamente preoccupanti”, aggiungendo che c’è
da chiedersi se è il caso che i bambini, il cui cervello
è in fase di sviluppo, continuino a utilizzare i cellulari
(www.mednat.org ). Ritornando al problema in questione, i CEM
a bassa frequenza provocano la circolazione di correnti all’
interno del corpo; queste correnti possono provocare la stimolazione
di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici. Il
riscaldamento è il principale effetto biologico dei CEM
a radiofrequenza il riscaldamento corporeo nasconde altre manifestazioni
legate ad esposizioni a lungo termine che potrebbero identificarsi
in alcune forme di tumore. Gli elettrodomestici producono dei
campi di gran lunga inferiori a quelli richiesti per produrre
un riscaldamento significativo tale da apportare possibili patologie
neoplastiche. Gli scienziati lavorano a questo proposito nel 1996
l’Organizzazione. Mondiale della Sanità (OMS) ha
avviato un grande piano di ricerca multidisciplinare. Negli ultimi
trent’anni sono stati pubblicati 2500 articoli nei quali
si riscontra la necessità di ampliare le ricerche riguardo
al problema nonostante vi sia un certo numero di studi epidemiologici
che suggeriscono l’aumento del rischio di leucemia infantile
associato all’ esposizione a CEM a bassa frequenza ( www.galileo2001.it
, www.zadigroma.it ). La situazione di attuale incertezza circa
i danni provocati dalle O.E. consiglia a tutti di essere prudenti
e prevenire, quanto più possibile, le esposizioni prolungate
e ravvicinate (www.scuolaprimolevi.it ). Studi effettuati anche
in Italia dividono i danni sulla salute in effetti termici “a
breve termine” e in effetti non termici “cronici”
per intensità inferiori ( variazione della permeabilità
cellulare, variazione del metabolismo, variazione delle funzioni
ghiandolari, del sistema immunitario, del sistema nervoso centrale
e del comportamento, aumento di rischio infarto, tachicardia,
dolore agli occhi, vertigini, depressione, perdita di memoria,
caduta dei capelli, insonnia -www.disinformazione.it). “Non
c’è nessuna evidenza convincente di un effetto nocivo
dei CEM” oppure “non è stata confermata una
relazione di causa ed effetto tra CEM e cancro” sono esempi
tipici delle conclusioni raggiunte dai comitati di esperi che
hanno analizzato il problema. Ciò da l’impressione
che la scienza voglia evitare di dare una risposta Ma perché
la ricerca dovrebbe continuare se gli scienziati hanno già
mostrato che non c’è nessun effetto? La risposta
è semplice: gli studi sull’uomo sono ottimi per identificare
grandi effetti, come la connessione tra fumo e cancro. Purtroppo,
sono molto meno in grado di distinguere un piccolo effetto dalla
mancanza di effetti. Se i CEM fossero potenti cancerogeni sarebbe
stato molto facile dirnostrarlo. E’ però molto difficile
dimostrare se i CEM di bassa intensità sono un debole cancerogeno
o se sono un potente cancerogeno solo per un piccolo gruppo di
persone all’interno di una comunità più vasta
. Infatti, anche nel caso in cui uno studio di ampie proporzioni
non mostri alcuna associazione, non potremmo mai essere del tutto
sicuri che non esista alcuna relazione. L’ assenza di un
effetto potrebbe significare che effettivamente non ne esiste
alcuno, ma potrebbe altrettanto ben significare che 1 ‘effetto
è semplicemente non rilevabile con il nostro metodo di
misura. Quindi i risultati negativi sono generalmente meno convincenti
di quelli fortemente positivi (www.who.int) Allora facciamo attenzione
quando parliamo o quando scriviamo di questo problema evitando
di fare disinformazione, non accettando nulla per certo e soprattutto
non parlando a sproposito.... I danni, la nostra antenna, li sta
già facendo: ognuno potrà constatare di persona
di quanto sia calato il valore dei beni immobiliari che sorgono
nei pressi della stessa inoltre non vorrei essere nei panni di
un portatore di pace-maker o avere problemi cardio-circolatori
di qualunque entità... .
Ma viviamo pure tranquilli, anche perché sono in molti
ad affermare, come il Sole 24 Ore ( che non mi risulta essere
una testata medico-scientifica ), che i cellulari non fanno male,
che i danni alla salute causati dai CEM sono tutte bufale, che
i cittadini che protestano sono ignoranti e creduloni ma intanto
le prove scientifiche che confermano quanto detto non sono citate
! ! Continuiamo pure a dormire tranquilli.... Magari ci sveglieremo
quando saranno disturbati i canali televisivi, quando non si potrà
più vedere nitidamente il nostro programma televisivo preferito
o una partita di calcio importante su Premium … eh si! ....
Allora 1a gravità sarà incommensurabile e si scenderà
tutti in piazza a protestare, magari con una suggestiva e partecipata
fiaccolata sotto l’antenna con striscioni con scritte del
tipo “Non toglieteci Sky! ! !”…
Dott Orazio Vitale
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