LA
SQUADRA DI NIBIONNO E DEI MAURI
Gennaio 2009

Nel Medioevo il termine “pieve”
indicava una circoscrizione ecclesiastica inferiore alla diocesi.
Dal XII secolo, in età comunale, la pieve assunse anche
funzioni civili, in ragione del controllo del territorio da parte
delle maggiori città, che sfruttarono a questo scopo le
preesistenti forme di aggregazione. In Lombardia queste aggregazioni
presero nome di pievi, corti, squadre. In particolare, il territorio
soggetto a Milano fu a lungo suddiviso, anche agli effetti civili,
in Pievi, che raggiunsero il numero di 65, a loro volta suddivise
in terre (borghi, loci, cassine) da cui trassero origine i comuni.
In alternativa alle pievi esistevano solo poche altre suddivisioni:
corti (p.es. la Corte di Monza), vicariati (p.es. il Vicariato
di Binasco), squadre (p.es. la Squadra di Nibionno). Queste strutture
durarono fino a tutto il XVIII secolo (1797). A loro volta le
pievi erano raggruppate in quattro contadi (Martesana, Bazzana,
Seprio, Burgaria).
Squadra dei Mauri (Bosisio, Cesana, Pusiano, Suello)
Squadra di Nibionno (Nibionno, Rogeno, Casletto, Brenno, Centemero,
Tregolo, fraz. di Costa Masnaga; Mojana fraz. di Merone)
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