Il
PD balla da solo
di Paola Sandionigi
Gennaio 2009
Incubo da foglio bianco. O meglio di cose
da scrivere ce ne sarebbero tante, a iosa, peccato che alla fine
sono i soliti panegirici, le solite prese di posizione da parte
delle segreterie politiche. Quei comunicati che dicono tutto ma
soprattutto nulla. Non mancano neppure i sondaggi, tanto meno
le proposte o le auto candidature. E non mancano i soliti volti
noti con in tasca tante tessere di partito da poterci giocare
a figurine. Pronti a mostrare la card giusta al momento giusto,
un po’ come al supermercato per la raccolta punti e gli
sconti. Quei volta gabbana che forse non ricordano neppure tutti
i loro passaggi: e in politica avere la memoria corta aiuta. Ma
quanto aiuta!
E così mentre nei paesi stanno nascendo i vari gruppi del
PdL, per le elezioni provinciali è ancora buio pesto. Al
momento di andare in stampa il PdL non aveva ancora il suo candidato
a villa Locatelli. Non c’è l’avversario di
Virginio Brivio, presidente uscente e porta colori del centro
sinistra. Ora non che in casa di Brivio sia tutto rose e fiori,
pure lì qualche spina c’è con la lista civica
che andrà a cozzare contro quella politica, però
almeno si sono portati avanti e hanno individuato il loro leader.
L’errore storico del centro destra
è stato quello di non fare tabula rasa, di non avere avuto
il coraggio di fare marcia indietro, di perdere anche qualche
Comune ma di poter ricominciare a testa alta, senza il rischio
di qualche grillo che alla mattina si alza e pretende ruoli che
non sono i suoi, giocando su equilibri politici sconquassati e
tenendo ostaggio della sua boria politica chi lavora.
A rimetterci sono i cittadini a cui resta l’unico, l’ultimo
potere, di scegliere il candidato preferito nel segreto dell’urna.
Di tagliare tutti quei personaggi che sarebbe meglio andassero
a fare altro, e che la smettessero di avere la faccia tosta di
ripresentarsi puntualmente, con una nuova tessera e un nuovo pensiero
pronto da servire in tavola. E sia chiaro di battitori liberi
ce ne sono ovunque: nel centro destra come nel centro sinistra.
Ci auguriamo che il popolo abbia maturato la consapevolezza e
che faccia la differenza col voto.
Paola Sandionigi
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