
di Jennifer Isacco
Giugno 2005
Eccomi di nuovo a voi. Questo mese vorrei chiacchierare con voi
del binomio, molto frequente di scuola e sport. E' opinione comune
che è praticamente impossibile conciliare lo studio con
un'attività fisica, perché manca il tempo e a studiare
si fa veramente fatica. Chi riesce a fare altro? Montagne di libri
e noiosissime spiegazioni, fanno perdere la voglia di impegnarsi
poi anche in un'attività sportiva. Ma allora come è
possibile che atleti di alto livello e di diverse discipline sportive
riescano a raggiungere, sempre più frequentemente, risultati
anche nello studio? Nell'ambiente sportivo, anche in ambito agonistico,
studiare e prepararsi con serietà in una disciplina fisica
non è un'utopia. E' molto importante riuscire a gestire
il proprio corpo in modo completo, anche a livello fisico, perché
anche l'intelletto ne trae vantaggio. Lo sport forma il carattere
e questo non è sicuramente un luogo comune e la fatica
fisica e la necessità di ottenere un risultato attraverso
un impegno costante, creano una maggiore determinazione e aiutano
a superare con più facilità i piccoli problemi quotidiani.
Nella crescita individuale è importante sapere affrontare
le difficoltà senza eccessivi "attacchi di panico",
magari come uno sportivo che supera un ostacolo, o come un giocatore
di calcio o di basket che ha nella sua mente la meta: la porta,
il canestro, e che sfida gli avversari per raggiungerlo. Nella
mia esperienza personale di atleta e studente non è stato
sempre facile organizzare il tempo per conciliare le ore di studio
e gli allenamenti quotidiani. Ma lo sforzo fisico al campo sportivo
dopo una giornata di studio, diventava momento di stacco e mi
permetteva di ricaricare le batterie a livello di testa. Con lo
sport oltre alla disciplina si impara anche la socializzazione,
si creano rapporti molto belli tra giovani uniti dalla stessa
passione, soprattutto al di fuori della competizione. Lo sport
però non è solo agonismo, quello che per un atleta
ad alti livelli è indispensabile (costanza, impegno, profitto),
lo è anche per ogni giovane. Quali sono le attività
più indicate per scaricare la tensione e trarre giovamento?
Possiamo dedicarci alla famosa corsetta che tutti hanno provato
più o meno una volta, o attività ludiche come calcio,
basket, pallavolo, tennis che permettono il contatto con altre
persone e che arricchiscono la personalità. E' necessaria
la costanza, di almeno tre volte la settimana, un'oretta al giorno,
nel pomeriggio, quando l'organismo è più sveglio
e non certo per un solo mese, ma per periodi prolungati nel tempo.
Anche l'alimentazione è molto importante e la dieta dell'atleta
è sicuramente la migliore: zuccheri complessi a pranzo,
che danno energia al cervello, pronta da utilizzare in tempi brevi
e proteine (contenute nella carne, nel pesce, nei legumi e nelle
uova) a cena, tutto contornato da molta verdura e frutta. Sono
sconsigliati prima di ogni attività, a qualsiasi livello,
cibi a lunga digestione, poiché il rischio è uno
spiacevole senso di pesantezza e il fatidico colpo di sonno pomeridiano.

Se riusciamo a ritagliarci un po' di tempo per l'attività
fisica nel pomeriggio non bisogna comunque dimenticare che anche
nei momenti di studio o di lettura è importante che il
corpo assuma una posizione corretta se dobbiamo restare seduti
per molto tempo. Ho chiesto il parere del fisioterapista Emanuele
Botti che lavora nello staff medico della Nazionale di Atletica
Leggera: " Per stare seduti correttamente è importante
che la schiena sia eretta e abbia sempre uno schienale al quale
appoggiarsi, che formi con le gambe un angolo di 90°, cosi
come di 90° deve essere l'angolo formato dalla parte superiore
delle gambe con quella inferiore. Recenti studi hanno confermato
che problemi alla colonna vertebrale sotto forma di dolore"
continua Botti " si verifica ugualmente anche se si trova
una posizione corretta di postura, ma la si mantiene per troppo
tempo. L'ideale è, infatti, non restare fermi nella stessa
posizione per un tempo superiore ai venti minuti, dopodiché
è bene alzarsi e fare una breve camminata, per permettere
alle articolazioni di nutrirsi con il movimento e sovraccaricarsi
eccessivamente". Certo non è sempre facile alzarsi,
magari in aula, allora è possibile cambiare posizione in
modo meno evidente, per esempio allungando le gambe sotto il tavolo,
o le braccia dietro al schiena o sopra la testa.
Ben venga quindi una sana pratica sportiva anche per gli studiosi
più accaniti, poiché "Mens sana in corpore
sano" è sempre più che attuale!
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