
Il C.E.D.A.L. e la “Ricerca”
... sul Lago di Pusiano
di Lauretta Carpani, CEDAL di Pusiano
Giugno 2005
Il duplice impegno in cui il C.E.D.A.L.
Lago di Pusiano è coinvolto ha bisogno della collaborazione
dei lettori de LA GOCCIA. Occorre parlare almeno brevemente di
quanto è oggetto di ricerca, studio e salvaguardia in quasi
tutta Europa .Ci sono progetti LIFE, inseriti nel contesto del
programma CEE, per i quali sono disponibili cifre da capogiro,
per chi vuole cercare, fotografare, censire, magari proteggere
alcune realtà naturali, di cui non si sa l'esistenza e
forse, il nome.
Sappiamo cosa è una sorgente, non sappiamo magari indicarne
la presenza intorno al Lago di Pusiano. " Quando l'acqua
penetra nelle fratture della roccia, circola attraverso un condotto
naturale e fuoriesce in presenza di uno strato impermeabile argilloso:
tutto è semplice e chiaro. Si vuole parlare invece di sorgenti
molto particolari, considerate habitat d'interesse comunitario
per la loro rarità e per l'importanza che giocano nel contesto
ambientale di cui si vuole trattare".
Illustrano al C.E.D.A.L. "Sono le Sorgenti petrificanti che
sono all'interno dei boschi che derivano da vecchi cedui, composti
di poche specie, soprattutto robinia e castagno."Queste macchie
boschive, grazie ai volontari del Centro Educazione Documentazione
Ambiente, saranno setacciate, proprio alla scoperta di queste
acque ricche in carbonati che, grazie a particolari condizioni
chimico - fisiche sono in grado di depositare nei millenni il
caratteristico travertino su materiali inorganici e organici,
quali il tipico muschio detto: "CRATONEURION". Così
riferisce il Dott. Aldo Dozio, originario erbose che collabora
con il C.E.D.A.L. per questa ricerca su lle
sorgenti petrificanti, che oltre alla loro importanza nel contesto
delle montagne alle sponde nord del bacino, sono tra i principali
indicatori della situazione ambientale del territorio che le ospita.
Questo fenomeno delle piccole acque, purtroppo trascurato non
solo dalle nostre parti, va con l'aiuto di tutti, urgentemente
segnalato, perché sia protetto. L'esperto delle acque che
opera in un centro bellunese, proprio su questa realtà
che tenta di sopravvivere all'incuria e principalmente alle problematiche
causate dall'inquinamento, invita a segnalare allo 031/865459
questi preziosi zampilli sorgivi, rinvenuti da chi ama fare gite
nel verde intorno al lago.
I piccoli laghi di Brianza sono fonte inesauribile di sorprese.Il
Pusiano, principalmente con la sua riva orientale che è
una entità territoriale inserita nei siti d'interesse ambientali
con delibera regionale, gode dopo uno studio effettuato in America
di nuova considerazione oltre i confini territoriali. Per appoggiare
una ricerca alquanto particolare quattro volontari del C.E.D.A.L,
guidati da Giovani Riva, studente di medicina a Pavia, hanno cercato,
appunto nella Comarcia, la fascia di canneto che si allarga nel
territorio comunale di Cesana e Bosisio, mignatte . Questi vermi,
dal nome scientifico HIRUDO MEDICINALIS, appartenenti alla famiglia
degli anellidi, fino a circa 40 anni fa, erano l'unico rimedio
naturale, senza alcun effetto collaterale e sicuro nei casi di
notevole improvviso rialzo di pressione sanguigna, nei soggetti
con predisposizione al rischio di ictus ed emorragia cerebrale.Come
un tempo fra le canne, dove i ragazzi, i mignatè, sì
guadagnavano qualche soldo cercando le sanguisughe per salassi
( grazie a una piccola ventosa attaccate al collo o a una spalla
, salvavano gli ipertesi da morte sicura), il gruppo, accettando
l'invitò del C.E.D.A.L, ha letteralmente scandagliato decine
e decine di metri di zona umida. "Questo habitat ottimale
ospita la biscia d'acqua, che per sua natura esclusivamente ittiofaga,
divora pesciolini lasciando indisturbate chiocciole e molluschi.
Grazie alla presenza di bisce palustri che sì riparano
al sole tra i sassi ed i rami caduti in acqua molto a riva, sì
scopre l'esistenza delle sanguisughe". Lauretta Carpani del
C.E.D.A.L. spiega inoltre che il prof. Luciano Mosca, ematologo
d'origine italiana, responsabile di un Centro di Prevenzione Cardiovascolare
oltreoceano, ha voluto che fossero inviate mignatte in notevole
numero in un laboratorio di Lugano.Questo per studi riguardo alla
riproduzione per un eventuale riutilizzo di questi vermi, non
belli ma preziosi, ritornati alla ribalta in alcuni Paesi, dove
la medicina opera con metodi alternativi, quando il paziente non
può assumere gli abituali farmaci causa problemi d'intolleranza.
|