MA
QUANTO INQUINA LA CEMENTERIA?
Giugno 2006
di G. L.
Sicuramente l’impatto di una realtà
produttiva come il cementificio di Merone sul territorio è
pesante. Alcune conseguenze sono immediatamente visibili come
le cave sul monte Cornizzolo o quella in località Brenno.
Altre invece sono meno evidenti, come le emissioni in atmosfera
derivanti dalla combustione dei forni che, per produrre il cemento,
devono arrivare a temperature di esercizio attorno ai 2000 gradi.
Il tutto si è aggravato in questi ultimi anni in seguito
all’aumento della popolazione residente attorno allo stabilimento
e all’utilizzo da parte del cementificio di combustibili
alternativi, attualmente soprattutto i fanghi essicati provenienti
dal depuratore di Milano e dal depuratore di Merone ed oli esausti.
La Holcim possiede però l’autorizzazione a bruciare
molte altre sostanze, come le farine animali (bruciate ai tempi
della mucca pazza) o il CDR (combustibile derivante dai rifiuti)
e potenzialmente il 25% del combustibile utilizzato potrebbe essere
rappresentato da combustibili alternativi. Da qui le proteste
delle varie organizzazioni ambientaliste come il Circolo Ambiente
Ilaria Alpi di Merone, Greenpeace, Arci e la Rete delle Donne
della Brianza le quali sostengono che il cementificio si sia via
via trasformato in un inceneritore con conseguenze importanti
sulla salute dei cittadini. Per contro la Holcim si difende affermando
di rispettare pienamente le autorizzazioni ricevute dal Comune
di Merone e dalla Regione Lombardia ed i parametri stabiliti dalla
legge sulle emissioni inquinanti come testimoniano i controlli
effettuati dall’Arpa di Como. Tra le due parti la popolazione
residente che guarda con preoccupazione i camini emettere continuamente
fumo senza capirci un gran che. Sintomatica la scelta del “regalo”
che, nell’ambito della responsabilità ambientale,
prevede il sostegno ai comuni di Merone e Monguzzo per il noleggio
di 3 centraline per il controllo della qualità dell’aria.
La gente non è sicura e chiede più trasparenza.
In un suo comunicato stampa la cementeria ha affermato che: “Holcim
(Italia) ha da tempo assunto un concreto impegno nei confronti
dello sviluppo sostenibile ed avviato un percorso per rendere
tale impegno tangibile e consistente nel tempo attraverso progetti,
azioni concrete ed investimenti mirati a conciliare crescita economica,
salvaguardia ambientale e responsabilità sociale”.
L’open day non ci ha detto quanto inquina la cementeria
ma è sicuramente un passo avanti per un dialogo più
concreto tra le parti in causa, Holcim, cittadini, amministrazioni
locali e regionali, ambientalisti che porti ad una maggiore tutela
per la salute di tutti.
G.L
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