Giornale della Brianza
"Un giornale scritto dai propri lettori ..."
Direttore: Giovanni Marcucci

  Sezioni  
 


PRIMA PAGINA
Politica
Cronaca
Sport
Economia
Curiosità
Associazioni
Approfondimenti
Tempo libero
Cultura e Arte
Ambiente

 
  La Goccia ...  
 
brianzolitudine
del direttore

che fa traboccare il vaso
comics
collegio 10
dal futuro
del lago di Pusiano

d'arte

dal web

da togliere
di evasione
di filosofia
di giustizia
di salute
di sapore
di sudore
di umorismo
di vino
d'oriente
iridata
sullo spartito
a quattro zampe



 
  Le altre pagine  
 
I links

Numeri utili
 
 
 

Berlusconi mette un cerino acceso tra le mani di Prodi (e di Fini e Casini)

Giugno 2007
di Carlo Panella

George Bush è costretto a non entrare a Trastevere perché Roma è città chiusa per lui, è off limits a causa non dei black blok, ma delle manifestazioni convocate dalla sinistra di governo, dai ministri di Rifondazione, Pdci, Verdi e Sinistra Democratica di Mussi. Un veto politico che pesa come un macigno sul governo Prodi, terrorizzato dalla provabilissima evenienza che –unico caso al mondo- i probabili incidenti di piazza contro Bush trovino una ampia copertura politica in ministri del governo che lo ospita. Un casino, detto in linguaggio diplomatico che riporta la temperatura del governo tra i 40 e i 41 gradi, alla soglia del deliquio, mentre l’ulcera che sta macerando lo stomaco dell’esecutivo è ormai prossima a perforarsi e a produrre emoragia. Un ministro, Di Pietro, occupa tutti i media occupabili per spiegare che la Stampa ha fatto bene a pubblicare la “spazzatura” su D’Alema, anzi, che gli ha fatto un favore, ridicolizzando così malignamente D’Alema stesso che ieri sul Tg1 aveva minacciato di querela, guai e tempeste la Stampa stessa “con quella sua proprietà….!”. Gli altri ministri, quelli della Margherita, se ne sbattono di D’Alema, sempre per usare un linguaggio diplomatico e non si vergognano di comunicarlo ai giornalisti che incontrano nel Transatlantico.
In questa situazione, Silvio Berlusconi tenta l’affondo, perché la “proposta di Oristano”, per la prima volta da un anno, non è più propaganda, non è più declamazione: è una intelligente mossa tattica che spiazza tutti. La novità non è solo nella richiesta di un governo di transizione, ma soprattutto nella definizione per la prima volta enunciata: “di sinistra”. Non un governo istituzionale, non un governo di unità nazionale, ma un governo con un premier (Dini, Amato, Marini, Bersani) e ministri dell’Unione, che prepari la legge elettorale condivisa, vari la Finanziaria 2008 e vada a elezioni nella primavera del 2008.
La mossa è decisiva innanzitutto perché mette in difficoltà Fini e Casini, li obbliga a trovare pretesti non credibili per mascherare la loro voglia di spostare le elezioni in avanti per evitare una ricandidatura di Berlusconi. In breve tempo però, come sempre è successo, gli eventi, la crisi incontrollata di Prodi li porterà a seguire questo schema di Berlusconi (nessuno dei due ha voglia di condividere con la sinistra le responsabilità di recuperare il disastro di Prodi), con conseguente rafforzamento del leader di Forza Italia nei confronti del Quirinale.
Ma anche i Ds e la Margherita sono messi in difficoltà. Sanno infatti benissimo che le possibilità di un recupero di consensi affidato a una coppia di incapaci come Prodi e Padoa Schioppa è impossibile, temono di bruciare anche il patrimonio di casa (come hanno verificato già nella loro Genova) e cercano una via d’uscita. Se non riusciranno a reggere per inerzia –come tentano ovviamente di fare- se la piazza di Roma si infiammerà domani, se perderanno il ballottaggio, se saranno costretti a fare una scelta di rottura, la prospettiva di una sfida ravvicinata tra Veltroni e Berlusconi, preparata da un governo da loro controllato, può sembrare, alla fine, la meno rischiosa.
Il centro sinistra è ormai costretto al gioco del “chi fa meno”, ma ha il terrore di dovere iniziare quello del cerino.
Carlo Panella

 
 
 
       

La Goccia Briantea è un periodico mensile di informazione, politica,
cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo.
Il sito, ottimizzato per versioni di INTERNET Explorer e NETSCAPE superiori alla 4.0,
è gestito dall'Associazione "La Goccia" (Rogeno - LC)