Luigi
Rigamonti dall'Equador
Giugno 2007

Oggi vorrei parlarvi di, una provincia afroamericana
nel nord dell’Ecuador con 77% di popolazione in stato di
povertá; 1 bambino su 3 denutrito crónico; il 38%
dei bambini al di sopra dei 5 anni é económicamente
attivo; un sistema educativo insufficiente tanto che solo il 18%
della popolazione accede all’istruzione superiore. Il tutto
da aggiungere ad un sistema economico depresso e un panorama político
corrotto e constantemente sull’orlo del tracollo. Non so
se fa piu male la situazione di per sè o la normalità
con cui essa si vive. Perché, senza cercare giustificazioni
alle nostre evidenti colpe, capisco che il così detto Primo
Mondo si sia adagiato sugli allori, che altro non sono che le
teste di milioni di persone. Ma ciò che fa ancor piu male
è l’assoluta normalità con cui ad Esmeraldas
ci si fa lustrare le scarpe da un bambino, si raccoglie un mendicante
morto dopo due giorni, si contratta una prostituta incinta di
vari mesi. Per non parlare della disarmante normalità con
cui una classe dirigente di stampo simil feudale sta conducendo
il paese verso Trattato di Libero Commercio con gli Stati Uniti
o il Plan Colombia.

Lo stato di negligenza e rassegnazione,
locale e globale, che vive questo paese trova espressione solo
nelle parole di Edoardo Galeano: l’America Latina un continente
dalle vene aperte. Una emorragia costante che non si tenta neppure
di tamponare, che ruba forze, energia, vita a questo continente.
Perché c’è un’unica soluzione che i
paesi dell’America Latina riescono ad adottare: in nome
della mancanza di risorse, si svendono le risorse. Esmeraldas,
chiamata provincia verde dell’Ecuador, ha dato il via libera
alla nipponica EucoPacifico per la piantagione di 2000 ettari
di eucalipto, albero totalmente estraneo al medioambiente locale,
destinato a prosciugare il terreno in pochissimi anni. 70.000
barili di petrolio ogni anno vengono succhiati, raffinati e poi
pompati dalla Petroecuador di Esmeraldas. L’oro nero sfiora
la vita degli esmeraldeñi ma senza modificarla: solo il
30% di chi lavora nella raffineria é della cittá
e ricopre le manzioni piú basse. Quello che sí rimane
é l’inquinamento delle acque e dell’aria che
la raffineria provoca. Ad Esmeraldas si produce cacao e si importa
cioccolato, si produce zucchero e si importano caramelle, si produce
caffé si importano polverine solubili.

In questa provincia, come una goccia d’acqua (come diceva
madre Teresa: siamo solo una goccia nell’oceano ma se non
ci fossimo all’oceano mancherebba questa goccia) è
nato un progetto: un dispensario medico nella comunità
di Las Penas (provincia di Esmeraldas), una comunità afro
la cui economìa di sussistenza è basata sulla pesca
di gamberetti. Un dispensario medico di pronto intervento, considerando
le distanze dalle strutture ospedaliere.
CLICKA QUI
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SIAMO ALLA RICERCA DI VOLONTARI PER:
promuovere il progetto “dispensario medico i esmeraldas”
raccogliere le adesioni di 250 bimbi da SOSTENERE A DISTANZA
Per chi fosse interessato ad aiutare nella ricerca fondi di questo
ambizioso progetto può contattarmi al numero 3342221221
luigi rigamonti
dall’Equador
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