Salve,
siamo un gruppo di ragazze madri che hanno deciso di chiedere
aiuto a più persone possibili. Ecco abbiamo scritto una
lettera, l’abbiamo mandata a parecchie persone ma fino ad
ora nessuno ha risposto. Speriamo che Voi la leggiate e possiate
darci una mano
Giugno 2008
Le Ragazze Madri
PREMESSA: Che cosa significa ragazza madre?
Molti dicono che ragazza madre significhi un’adolescente
di 14 - 17 anni che rimane incinta, molti altri quando il padre
non riconosce il figlio.
Ragazza madre è colei che cresce un figlio da sola senza
l’aiuto del padre che non ha voluto riconoscere il figlio.
Ragazza madre è colei che con coraggio e con orgoglio porta
avanti una gravidanza da sola e ama quel figlio come se lo avesse
desiderato per anni. Nel 1600 il 90% delle ragazze era in questa
situazione ed era guardata in cattivo modo. Dopo gli anni Settanta
la percezione sociale delle ragazze madri finalmente riesce a
mutarsi. La società è cambiata e le figlie dei fiori
in libertà di spirito e di letto concepiscono figli al
di fuori del matrimonio, con padre magari non ignoto ma comunque
non cercato. E nel 1975 si aggiorna anche il diritto di famiglia:
la patria potestà appartiene ad entrambi i genitori (prima
riconosciuta solo la patria potestà paterna) e viene riconosciuta
ai figli naturali la stessa tutela prevista per i figli legittimi.
Alla cortese attenzione di ministri,politici,comuni,persone,
siamo un gruppo di giovani ragazze madri e le scriviamo, in qualità
di mamme, perchè ci sentiamo abbandonate dalle istituzioni.
Abbiamo deciso di dare alla luce una nuova vita e non di ucciderla
ma da sole non ce la facciamo.
Molte di noi sono studentesse senza un reddito fisso,altre hanno
un lavoro a tempo determinato,alcune dipendono dalla famiglia,altre
sono state abbandonate dai propri genitori e/o dalla persona che
ha contribuito al concepimento del bambino. Tutte ,comunque chi
più chi meno, abbiamo gli stessi problemi.
Lo Stato e le istituzioni ci aiutano con poco o niente e certamente
capirà come sia difficile procurare lo stretto necessario
per le nostre creature.
Potete immaginare i problemi che ci ritroviamo,non abbiamo garanzie
per il nostro futuro e non abbiamo un aiuto economico che ci permetta
di avere una minima indipendenza, quel poco che basterebbe ad
avviare la nostra famiglia e un lavoro, perchè noi, a differenza
dei pensionati, abbiamo bisogno di assegni sociali che ci permettano
di mantenere noi e i nostri figli e che ci aiutano a staccarci
dalle nostre famiglie per non fare la fine dei “bamboccioni”
che restano a casa perchè non riesco ad andare a vivere
da soli.
Molte di noi sono studentesse( e fanno fatica sia a livello economico,
in quanto le rate sono troppo alte,sia a livello mentale, cioè
magari stanno in piedi tutta notte per studiare e al mattino inizia
la nuova routine quotidiana, e questa fatica la fanno per garantire
una sicurezza in più ai piccoli) altre,come detto prima
lavorano con contratto determinato ( e non potete immaginare quanto
sia difficile trovare lavoro,appena dici che hai un figlio, prima
commentano con un “così giovane” poi “il
padre?c’è qualcuno che ti aiuta?” e alla fine
ti scartano)..
Lasciamo stare poi il nostro morale.. ti ritrovi per volontà
o per irresponsabilità incinta della persona che si pensa
di amare e questa ci volta le spalle,non riconosce il figlio,e
se lo fa spesso non passa gli alimenti, (pensi che il mio servizio
sociale mi ha consigliato di lasciar perdere il riconoscimento
obbligato di mio figlio perchè dicono che se i padri non
vogliono passare gli alimenti trovano un modo per non farlo).
Le famiglie a volte ci voltano le spalle e ti ritrovi con nulla
in mano e sola ma con un bambino da crescere.è vero ci
sono case famiglie, comunità per ragazze madri ma dopo
un tot bisogna uscire e spesso, appunto perché i fondi
del comune spesso scarseggiano, ci si ritrova di nuovo al punto
di partenza...
Ci troviamo, inoltre, ad affrontare problemi legati alla graduatoria
dei nidi,all’assistenza socio-sanitaria, al costo dei pannolini,
dei prodotti per neonati ecc...
Soli alcuni comuni riescono a dare assegni mensili, ma per esempio
come il comune di Monza questi assegni di 150 euro li danno solo
per 6 mesi e basta, e come bene saprete non è che si riesca
a prendere tutto l’occorrente per i piccoli..
Noi non vogliamo la carità, noi ci siamo assunte dall’inizio
le nostre responsabilità, noi chiediamo solo un aiuto,
vogliamo far sentire la nostra voce, far capire i nostri problemi
e chiedere una mano a Voi.
Noi chiediamo aiuto per trovare un lavoro dignitoso,una casa accogliente
e una mano economica,un assegno mensile. Negli altri paesi dell’Unione
Europea e non solo l’aiuto per le ragazze madri è
consistente per esempio in Francia lo Stato passa alle mamme un
contributo base (indipendentemente dal reddito) di 162 (circa)
al mese; le mamme in difficoltà,invece, prendono 700 dallo
Stato. La Francia quando ha scelto di fare questa politica di
aiuto alla famiglia l’ha dichiarata come “un investimento
per il futuro e non un costo”, infatti ora è il primo
paese in Europa per natalità a pari merito con l’Irlanda.
In Germania, indipendentemente dal tipo di famiglia (monoparentale
o con entrambi i genitori), si ha diritto a 154 per il primo figlio
(fino alla maggiore età di questo o fino alla fine dei
suoi studi). Per i primi due anni successivi alla nascita del
bimbo la madre prende 300 (in quanto impossibilitata dall’andare
al lavoro); se la neomamma vive ancora presso il domicilio dei
propri genitori, si ha un ulteriore importo (di 700) come mantenimento,
se invece vuole andare a vivere per conto suo, può fare
richiesta di un appartamento e le vengono dati dei soldi per l’arredamento
essenziale. Viene dato anche un contributo di 54 mensile a tutte
le gestanti oltre la 12 settimana. Alcuni di questi contributi
non provengono dallo Stato ma da agenzie apposite dove bisogna
portare la domanda.
Ecco sono solo degli esempi, ma per farvi capire che noi in Italia
non siamo aiutate come in altri Paesi. I nostri figli sono il
futuro dell’Italia perciò hanno tutto il diritto
di essere tutelati dalla loro patria.
Speriamo, quindi, che questa lettera sia letta e sia presa sul
serio da parte vostra e da parte di altri per poter cambiare e
migliorare la nostra situazione.
Distinti saluti
Le ragazze madri
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