SINDACI
A CONFRONTO, GRANDE SUCCESSO DELLA SERATA ORGANIZZATA DALLA GOCCIA
Giugno 2008
di Paola Sandionigi

Che amministrare non sia un compito semplice
è risaputo. Spesso si è propensi a credere che il
mestiere di Sindaco sia facile. Tutt’altro. Tra strade da
asfaltare, soldi che non sempre bastano, la sicurezza da tutelare
in tutte le sue forme, c’è di che stare sull’attenti
in ogni momento.
Se ne è parlato nelle scorse settimane a Rogeno, nell’ambito
della serata <<Ordinamento dei Comuni>>, organizzata
dall’associazione La Goccia.Ospiti il sindaco di Torre Dé
Busi Igor Brumana, il collega di Merone Pietro Brindisi e l’omologo
di Bosisio Parini Filippo Fronterre. All’incontro era stato
invitato pure il primo cittadino di Rogeno, Giovanni Baruffini
che però ha declinato. Nel corso della serata si è
parlato di Ici: tolta l’aliquota sulla prima casa i Comuni
rischiano di dover tagliare qualche progetto, anche se gli amministratori
locali non si sporgono oltre e confidano in varie risorse. Da
lì il dibattito si è spostato alla scarsa partecipazione
da parte dei cittadini alla vita amministrativa: i consigli comunali
contano un pubblico ridotto ai minimi termini, del resto non c’è
diritto di parola. Gli argomenti non sempre sono di facile comprensione
e le decisioni sono già state prese in anticipo, alla conta
dei numeri il gruppo di maggioranza fa la differenza, per questo
l’interesse rischia di essere smorzato già da subito,
e la gente preferisce la televisione che almeno ti offre la possibilità
di fare zapping e cambiare canale.
Altro punto dibattuto quello legato alla passeggiata a lago, che
sull’esempio di Bosisio Parini dovrebbe diventare un percorso
unico attorno allo specchio d’acqua di Pusiano. A rallentare
il via la solita burocrazia e i passaggi faraginosi necessari
per ottenere dei finanziamenti, anche se le speranze non cadono,
sono solo rimandate al futuro che si spera il più imminente
possibile. La sicurezza resta il leit motiv, e non c’è
di che stupirsi. Partendo dal fatto che per avere la sicurezza
si deve spesso usare la forza, si potrebbe avere la sicurezza
senza forza. Si potrebbe se le leggi fossero rispettate e se la
legalità fosse davvero alla base della nostra società.
Legalità da leggere su più fronti. Oggi dalla microcriminalità
si sta passando ad una situazione che rischia di scoppiare. E
neppure la Brianza, neppure i piccoli paesi sono sicuri.
Quanto alle manifestazioni di intrattenimento che animano l’estate,
si potrebbe anche pensare ad un lavoro di sinergia senza però
nulla togliere a ciascun paese, a quella sorta di campanilismo
da leggere in modo positivo, come valore aggiunto, e non come
sovrapposizione.
Paola Sandionigi
|