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IL BUONISMO

Giugno 2009

“Buonismo” è un neologismo presente nel vocabolario italiano solo dal 1995, la definizione é: “atteggiamento bonario e tollerante che ripudia i toni aspri del linguaggio politico”.
Progressivamente ha assunto un significato diverso, sempre meno “buonista”, fino a diventare sinonimo di “pappamolle”; inoltre questa parola viene sempre più spesso usata anche al di fuori del campo politico.
In politica il buonista ama salire in cattedra e impartire lezioni di buonismo con una buona dose di retorica solidaristica.
Ultimamente ho avuto occasione di constatare quanto é di moda la pratica del buonismo nella realtà quotidiana.
Questo è l’atteggiamento che assumono le persone che vogliono necessariamente esprimere misericordia nei confronti del prossimo, senza badare all’atteggiamento interiore.
Chi lo pratica è intenzionato a far credere che le sue azioni ed espressioni siano frutto di bontà, con lo scopo di far sentire gli altri in colpa per non agire nella stessa maniera.
Possiamo riconoscere il buonista perché la sua caratteristica principale è quella di produrre una quantità di parole inutili e spesso non si accorge che l’effetto che produce è mettere in evidenza le proprie frustrazioni.
Vero o falso il buonismo è ipocrisia.
Approfondendo l’argomento mi sono inoltrata in alcuni brani del Vangelo. Per i cristiani, Gesù è l’unico vero Maestro, Lui insegna ad assumere un comportamento che con il buonismo non ha nulla a che fare. L’illuminante esempio dei due ladroni crocifissi con Gesù ne è una prova evidente.
Infatti, solo a quello che si è pentito, Gesù ha detto: “Tu oggi stesso sarai con me in paradiso”, non a entrambi. Un altro esempio: la moltiplicazione dei pani e dei pesci; Gesù non l’ha operata nei confronti di tutti, ma di quanti da due giorni lo seguivano digiuni.
Ben diverso è il buonismo che impera ai giorni nostri, una manifestazione esagerata di buoni sentimenti, sovente non seguita da una condotta coerente. Buonismo non è sinonimo di bontà. La bontà è qualcosa che viene dal profondo, è una scelta interiore, il buonismo è un’azione vuota e un pensiero superficiale.
Frigerio Maria Rosa

 
 
 
       

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