Lettera
al direttore
Luglio 2005
Egregio Direttore,
come
componente della Commissione VII della Camera, ho letto con particolare
preoccupazione l'intervento su "Repubblica" del 15 luglio
del Presidente Rubbia, dal titolo "La ricerca umiliata all'ENEA".
L'immediato commissariamento che ne è
conseguito rappresenta l'ennesima brutta pagina della storia del
Governo Berlusconi, che sacrifica l'immagine del Paese, destituendo
con la forza un prestigioso premio Nobel, stimato a livello mondiale,
reo di lesa maestà e di dichiarare i continui tagli di
risorse, proprio in una situazione economica nella quale la ricerca
ha un ruolo chiave per il rilancio del Paese.
Infatti, pur nell'indubbia stima che merita
la competenza del commissario Luigi Paganetto, noto economista,
non è chiaro come il Governo pensi di rispondere alle precise
accuse di Rubbia quando evidenzia che "il Consiglio ha infatti
sistematicamente ripulito i maggiori programmi strategici innovativi
di alto livello che erano la parte principale delle scelte strategiche
mie e del precedente piano triennale. Mi riferisco soprattutto
al progetto europeo per il bruciamento delle scorie radioattive,
programma nel quale l'Italia aveva assunto una posizione di assoluta
leadership mondiale: la bocciatura votata dal cda dell'ENEA ci
ha fatto perdere un finanziamento comunitario di 5 milioni e mezzo
di Euro, fondi che pochi giorni fa sono stati dirottati ad un
laboratorio di ricerca americano".
Nel manifestare piena solidarietà
al professor Rubbia, auspico che il presidente della Commissione
VII della Camera, convochi con urgenza il Ministro per riferire
sulla situazione creatasi all'ENEA, oppure dovremo prendere con
grande serietà le parole del dr. Gianfelice Rocca, Vicepresidente
di Confindustria con la delega all'Education: "Un Paese che
non riesce a destinare a istruzione e ricerca risorse crescenti
si occupa solo di manutenzione e non pensa al proprio futuro".
on. Antonio Rusconi
Commissione VII
Camera dei Deputati
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