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Luglio 2005
di Jennifer Isacco
Malattie metaboliche in crescita in provincia di Lecco, dove i
pazienti affetti da diabete arrivano ormai a sfiorare quota 10
mila. Secondo i dati dell'Asl di Lecco, che rilascia ai pazienti
affetti da patologie croniche il "tesserino rosa" per
l'esenzione dal ticket, i pazienti affetti da diabete di secondo
tipo - quello che insorge generalmente in età adulta -
sono infatti 9.747.
Una cifra che fa impressione, soprattutto se si pensa che a un
3-4% della popolazione con un diabete già accertato, se
ne può tranquillamente conteggiare un altro 3-4% affetto
da un diabete misconosciuto, con un'intolleranza glucidica che
non è stata diagnosticata. Questi dati mettono sotto accusa
le abitudini dei lecchesi, visto oltre al fattore abbastanza frequente
della famigliarità, gli fattori di rischio per quanto riguarda
la malattia sono soprattutto il sovrappeso, l'ipertensione e uno
stile di vita poco attivo. Tutti elementi per i quali una corretta
prevenzione e l'adozione di stili di vita più sani potrebbe
fare molto soprattutto dopo i 30 anni di età, poichè
la diffusione della patologia aumenta generalmente proprio con
l'avanzare dell'età. Se i fattori di rischio sono noti,
lo sono altrettanto le precauzioni da adottare per ridurre i danni
della malattia, che si limitano in genere a una modesta riduzione
di peso e a un rilevamento precoce dei disturbi metabolici. Che
il sovrappeso sia uno degli elementi più strettamente collegati
all'insorgenza del diabete, lo conferma anche uno studio sui pazienti
diabetici presentato recentemente dall'Istituto superiore di sanità,
dal quale è emerso infatti che ben 7 diabetici su 10 risultano
in sovrappeso, che solo un paziente su due svolge regolarmente
attività fisica e che uno su quattro è un fumatore.
Quanto alla prevenzione, lo studio ha messo in luce una scarsa
propensione ai controlli periodici e a un'autoispezione regolare,
fondamentale non solo per limitare i disagi provocati dalla malattia,
ma anche per prevenire danni più gravi.
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