IL
GUERRIERO
Luglio 2006
di Luisa Sala
Sempre
hai governato la vita, mai la vita ha governato te. Sempre hai
conteso qualsivoglia avversità, proiettando badiali forze
verso lidi senza confini.
Sempre hai percepito il distinguo tra ciò che è
bene e ciò che è male,
nell’intento pregnante dell’esserci da mane a sera,
laddove il nome tuo fosse chiamato. Sempre hai odiato il fianco
di anime sterili, che non conoscono né vittoria né
disfatta. Nessun tremore o peritanza; la spada sfoderata a debellar
color che di mal colpivano.
Talvolta hai patito tradimenti di anime colluse a simsimulatio,
plasmate per diletto del profanar fedeltà. Hai camminato,
camminato, camminato sin a divenirne esausto,
ma quale opimo solco hai tracciato! Solco che adduce al tuo ardor,
al tuo generar “fin sullo stremo della vita”, al tuo
essere sì tanto incomodo
e di volte malamente appreso.
La tua corporeità ora gravita nel nulla, quando un infido
dì freddo del cosmo, ti svestisti di luce terrena,
per salir sulla barca del “Padre”.
Sussurrano anime
eburnee:
quando smarrisci creature che hai amato,
sempre ti rimane addosso qualcosa di loro,
questo è il segreto della memoria.
Grazie guerriero,…
grazie papà
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