Giornale della Brianza
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Luglio 2009

A Molteno, verso la Superstrada,
dove svoltano gli automobilisti
per andare alla Poncia e poi, non visti
scegliere la battona che più aggrada
c’è il Dosso di Coroldo, la contrada
dentro il bosco dove Lucio Battisti
componeva con i suoi occhi tristi
le umide note, suoni di rugiada
nella nebbia contadina in brughiera
e la sua voce, azzurra come viole
accennava un motivo nuovo ed era
melodia in attesa delle parole
scritte da quell’altro, che a tarda sera
inventava la canzone del sole.



Primi anni ottanta, una giornata uggiosa: Sogno / di non sognare la Nuovissima Zelanda / Per fuggire via da te Brianza velenosa ... Questi gli unici espliciti riferimenti nei testi della coppia Mogol / Battisti alla Brianza, loro patria adottiva per quasi trent’anni (e per Lucio Battisti, fino alla morte) nel residence Dosso di Coroldo, a Molteno. Altri riferimenti briantei sono dissimulati, qua e là nascosti nei testi a cominciare dalla canzone Emozioni, dove si riconosce la Suprestrada Milano-Lecco percorsa a fari spenti nella notte, per vedere se è così difficile morire. Ma non voglio fare un post di citazioni. Quello che in realtà mi chiedo è cosa la coppia Mogol / Battisti abbia mai trovato nella Brianza dei primi anni ‘70, al punto di venire a viverci e scriverci insieme, la casa dell’uno di fronte a quella dell’altro. Lucio Battisti poi, fino al punto di isolarsi nella Brianza fino alla fine, in quell’anonimo residence che è poco più di un esclusivo privè per ricchi in mezzo a un faggeto. Sicuramente il carattere sparagnino e chiuso della gente brianzola deve aver trovato in Lucio qualche punto di contatto, di convergenza. Ci sarà stato anche dell’altro, chissà. La Brianza d’altra parte è un po’ il sunset boulevard di tanti altri italici cantanti che - appesa l’ugola al chiodo - mettono su casa da queste parti. Più di uno zampino dovrà avercelo messo la moglie di Lucio, Grazia Letizia Veronese, ex segretaria del Clan di Celentano: la Yoko Ono della Brianza, quella che prese il cuore e la penna di Mogol. Tante malignità per Grazia Letizia, che ancora ci vive al Dosso di Coroldo con Luca, figlio suo e di Battisti.
Per portare ogni tanto fiori freschi a Lucio sempre lì, nel cimitero di Molteno, ultima tomba in fondo a destra.



 






 
 
 
       

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