
di
Claudio Vigolo (Speaker Life Gate Radio 105.1 FM)
Maggio 2005
BILL LASWELL
L'onnipresente manipolatore delle vibrazioni del terzo millennio
Bill Laswell è un nome che chi ama
la musica elettronica, e non solo quella, dovrebbe conoscere.
Americano, 49 anni, è un musicista curioso ed eclettico,
firma dischi propri, produzioni e collaborazioni con una cadenza
impressionante. Eppure non è affatto inflazionato, complice
forse la distanza che tiene da flash e riflettori (e infatti pochi
conoscono la sua faccia).
Nel suo curriculum può contare collaborazioni e produzioni
con nomi come Peter Gabriel, Yoko Ono, Iggy Pop, Mick Jagger,
o Henry Threadgill, Tony Williams, Herbie Hancock, Wayne Shorter
e i marocchini Master Musicians of Jajouka.
Tra le sue prime collaborazioni (come bassista) c'è stata
quella con Brian Eno e David Byrne per My Life in the Bush of
Ghosts.
Il basso dunque è il suo primo strumento. Il secondo (ma
forse quello a cui dedica più tempo) è lo studio
di registrazione. Sì, perché, come ha detto Brian
Eno, in tempi di musica elettronica lo studio è un vero
strumento, da saper padroneggiare alla perfezione.
Pur avendo militato nei Material e in altri progetti, Laswell
è un solitario che ama circondarsi di musicisti molto diversi
fra loro. Instancabile curioso ha lavorato (il termine "remixato"
sembra infatti riduttivo per Laswell) su registrazioni di Santana,
Miles Davis e Bob Marley.
Avventurarsi nella vasta discografia laswelliana è a questo
punto opera da enciclopedici. Spulciando dunque solo tra alcune
delle sue produzioni degli ultimi anni troviamo "Nagual Site"
(1998) che (come "City of Light" - 1997) è un
ponte fra Oriente e Occidente, fra antico e moderno, costruito
con musicisti indiani e occidentali, fra cui il bassista Jah Wobble.
Con quest'ultimo Laswell ha collaborato anche nel progetto "Radioaxiom:
a dub transmission" in cui il basso regna sovrano, circondato
da un vasto numero di musicisti, fra i quali Sly Dunbar alla batteria
e la cantante etiope Ejigayebu "Gigi" Shibabaw, che
appare anche in tre dei sei brani del cd "Book of Exit: Dub
Chamber 4" (2002) disco in cui trovate il suo basso profondo,
tempi dilatati, echi cavernosi. Insomma, dub, che allontanatosi
dalla natia Giamaica ha perso un po' del calore e della sofferta
gioia reggae per spostarsi su una più rarefatta e mistica
Etiopia, quella di "Gigi" appunto.
Ci sono stati poi un paio di cd che filtravano la musica cubana
(Imaginary Cuba e Havana Mood, entrambi del '99), e anche se il
2004 è appena cominciato, Laswell ci propone già
un nuovo album intitolato "Aftermathematics". Disco
strumentale che esplora le vene profonde e pulsanti in comune
tra hip hop e dub.
Insomma, tutto un mondo da scoprire. Buona esplorazione!
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