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IO NON VOTO

Maggio 2005
di Luigino Rigamonti

I quattro quesiti referendari del 12-13 giugno sulla procreazione medicalmente assistita (legge 40/2005) mirano ad eliminare:
- gli articoli che vietano la clonazione a fini terapeutici, la ricerca clinica sugli embrioni e il loro congelamento;
La legge attualmente vieta ai ricercatori di utilizzare cellule staminali prelevate da embrioni non utilizzati. Le cellule staminali sono cellule che, debitamente orientate, sono capaci di moltiplicarsi, consentendo la cura di una serie di organi vitali. La ricerca sulle staminali è fondamentale per combattere malattie come il cancro, la sclerosi, l´Alzheimer, il Parkinson, il diabete e molte altre ancora. Si tratta di problemi che, solo in Italia, investono circa 12 milioni di persone a cui la legge 40, così com´è, sottrae una speranza fondata di guarigione.
- l'obbligo di creare in vitro non più di tre embrioni e l'obbligo del trasferimento nell'utero materno dopo la loro creazione;
La legge 40 non consente il congelamento degli embrioni e obbliga la fecondazione si un numero massimo di tre ovuli alla volta. Questo obbliga la donna, in caso di insuccesso del trattamento, a sottoporsi a più cicli di cura, con possibili danni per la sua salute. Inoltre, non permette alle coppie portatrici di malattie genetiche e infettive la cosiddetta "analisi preimpianto", cioè un esame dell'embrione prima del suo trasferimento nell'utero della donna. Si espone così la donna a un doppio trauma: la possibilità di impiantare un embrione malato e la conseguente probabilità di dover ricorrere a un aborto terapeutico. Infine, la legge impedisce alla donna di cambiare idea, poiché impone il trasferimento dell'ovulo fecondato anche in assenza di un suo rinnovato consenso.
- l'articolo 1, perché con il referendum si vuole affermare che i diritti delle persone già nate non possono essere considerati equivalenti a quelli dell'embrione;
La norma attuale assicura al "concepito" gli stessi diritti della madre e di ogni persona nata. Stabilire che un ovulo fecondato ha gli stessi dritti di una persona nata è un'affermazione etica, che però rischia di avere conseguenze pratiche assai rilevanti. Se questa affermazione fosse valida, ad esempio, si rischierebbe di mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull'aborto in Italia.
- il divieto della fecondazione eterologa.
La fecondazione eterologa è una pratica a cui si ricorre solo in casi di grave sterilità. Si tratta di una tecnica che consente la fecondazione assistita anche utilizzando gameti di donatori esterni alla coppia. La legge attualmente la vieta categoricamente.
Credo che la decisione di come votate o se votare dipenda tutto da convinta premessa che ogni uomo deve fare con la propria coscienza rispondendo ad una domanda: cos'è un embrione? Mi hanno aiutato queste frasi: Inviolabile è la vita umana fin dal concepimento (Benedetto XVI), Non esiste un diritto assoluto al figlio (M.Burani Procaccini), La ricerca sulle staminali embrionali è un grande imbroglio (A. Vescovi) , L'embrione è persona fin dal concepimento (M. Pera), Non c'è bisogno di spiegare di più: l'embrione è vita (K.McNamara, labour GB).
Io non vado a votare!

 
 
 
       

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