
di Jennifer Isacco
Maggio 2006
Ciao di nuovo a tutti! Questo mese vorrei
raccontarvi una storia che esula un po’ da ciò che
è propriamente sport, ma allo sport indirettamente è
collegata. Lo scorso 13 maggio io e Gerda siamo state invitate
dall’università di Torino a Verbania, per ricevere
un premio un po’ particolare. E’ noto che sul lago
Maggiore crescono numerose specie di azalee, rododendri e camelie,
ve ne sono una varietà molto grande e trovano condizioni
favorevoli alla crescita proprio sul terreno acido della zona.
Questi fiori hanno una storia molto antica, i primi semi vennero
portati in Italia, sul Lago Maggiore, dall’Asia, nel 1800
e introdotte nei parchi e nei giardini storici della zona. Con
il tempo vennero ibridate dai floricoltori del Verbano che ne
ottennero una grande varietà.

Recentemente il dipartimento di agronomia, selvicoltura e gestione
del territorio della facoltà di Agraria dell’università
di Torino, in collaborazione con la regione Piemonte, ha condotto
un censimento delle specie di azalee presenti sul territorio del
Verbano e ne ha ricavato che molte specie di piante risultavano
sprovviste di nome. Ha provveduto perciò a registrarle
presso l’International Rhododendron Register della Royal
Horticoltural Society di Londra. Alcune di queste azalee hanno
ricevuto il nome di personaggi famosi del territorio piemontese,
nomi di ricercatori che hanno contribuito al progetto di personalità
che si sono contraddistinte per il loro operato in diversi settori.
Ma non è tutto: l’università ha pensato bene,
essendoci state le olimpiadi a Torino, di dedicare anche una ventina
di azalee agli atleti e alle personalità che hanno contribuito
alla realizzazione dell’evento olimpico, in particolare
sono state dedicate alcune azalee alle donne che hanno vinto una
medaglia a Torino 2006. Morale? Anche io e Gerda abbiamo una nostra
azalea che ha il nostro nome e Gerda, poi, da agente forestale,
non poteva che essere doppiamente felice di questa cosa. Per ora
le piantine sono ancora piccole e non fiorite, ci vorranno quasi
due anni per avere le piante disponibili sul mercato, ma quando
ci sarà la possibilità di comprare queste particolari
azalee io e Gerda abbiamo pensato che sarebbe veramente bello
devolvere una parte del ricavato della vendita dei fiori per iniziative
benefiche. Per ora restiamo in attesa!
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