Fabrizio
De André la libertà di pensiero
(prima parte)
Maggio 2007
di Walter Pistarini
La libertà di pensiero non è
dipendente dalle leggi, e non è soggetta a censura. E’
semplicemente la capacità di riflettere e pensare senza
condizionamenti precostituiti, senza ideologie. In una società
dove lo schierarsi è d’obbligo diventa difficile,
veramente difficile, agire con questa libertà interiore.
Se si prende una posizione su qualunque tema, si viene percepiti
da chi la pensa diversamente come dei nemici totali. E’
però importante abituarsi a ragionare “fuori dal
guscio” ed insegnare ai nostri figli a fare lo stesso, per
non racchiudere la mente in strettoie limitative delle nostre
capacità.Per fare questo percorso è utile avere
dei maestri, dei punti guida che mettano in discussione le idee
più comuni, che ci sforzino a considerare “altri”
punti di vista, che ci aiutino a “mettersi nei panni altrui”,
soprattutto quando questi panni non sono quelli del vincitore
di turno. Fabrizio De André aveva questa capacità,
questo modo di essere. E’ proprio questo che deve avermi
incantato fin dall’inizio, da quel Volume 1 che scoprii
quasi di nascosto in quel di Genova. Le canzoni di De André
non sono mai banali, mai scontate. Non è solo una questione
poetica, che pure raggiunge vette altissime, tanto che diverse
sue “poesie in musica” sono state inserite in antologie
scolastiche, quanto di contenuto, di punti di vista. Le sue altissime
capacità poetiche sono state messe al servizio di una altrettanto
alta libertà di pensiero, di una capacità non comune
di spingerci a riflettere sulle cose da un “altro”
punto di vista. Fabrizio De André è stata una persona
che “sapeva leggere il libro del mondo”, e che di
quel libro ci ha regalato pagine memorabili.
Walter Pistarini
www.viadelcampo.com

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