Formigoni
e i crocifissi
Maggio 2007
«I
crocifissi non sono stati e non verranno mai rimossi». Si
è chiuso con una smentita il “caso” della clinica
Mangiagalli. La direzione sanitaria aveva annunciato di aver cominciato
a sostituire alcune delle croci presenti nell’ospedale con
immagini della Madonna per far cosa grata ai non-cattolici. E
ieri il presidente Roberto Formigoni ha richiamato tutti all’ordine:
«Mi è stato garantito che non è avvenuta alcuna
rimozione - ha detto dunque - valuto questa questione va presa
per quello che è: un’operazione politico-ideologica
inaccettabile e volgarotta. Che i direttori sanitari si mettano
a fare i riformatori religiosi, è inaccettabile. Ognuno
faccia il suo mestiere»». Il governatore ha spiegato
anche il perché del suo “no” a questa iniziativa:
«La Madonna è un simbolo grandioso del Cristianesimo,
ma il simbolo cristiano per eccellenza è Gesù Cristo
crocifisso per la salvezza di tutti gli uomini. Una rimozione
di questo - ha proseguito - ricadrebbe sotto una serie di pronunciamenti
di organi che disciplinano la materia in modo molto chiaro».
A dar valore alle parole di Formigoni è intervenuto lo
stesso presidente della Fondazione Policlinico Mangiagalli, Carlo
Tognoli: «Non abbiamo mai dato disposizione di levare crocifissi
ha detto l’ex sindaco - e le immagini della Madonna di cui
si è parlato sono lì da anni, ovvero da quando alcune
stanze del reparto di ostetricia vennero ristrutturate».
La presenza delle croci, inoltre, non ha mai creato problemi a
nessuno: «Nel 2006, in questo ospedale ci sono stati 6.630
parti - ha spiegato Tognoli Di questi, circa 2.000 hanno riguardato
donne di confessione non cattolica (solo 500 musulmane) e nessuna
di loro ha mai posto problemi in merito ai simboli religiosi presenti».
L. M.-Libero
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