La
Cina Oggi
Maggio 2008
Ecco l’articolo di Gian Micalessin tratto da www.ilgiornale.it,
Il Giornale del 26 maggio 2008:
Il professor Harry Wu è innanzitutto
un sopravvissuto. Nel 1960 quando venne accusato di essere un
controrivoluzionario era un semplice studente di geologia di 23
anni. Si ritrovò in un campo di lavoro e ci uscì
solo 19 anni dopo. Gran parte dei suoi compagni di prigionia morirono
di fame o stenti.
Lui promise a se stesso di sopravvivere per raccontare quell’inferno.
Liberato nel 1979 e fuggito negli Stati Uniti Harry Wu è
oggi il più conosciuto dissidente cinese grazie alle campagne
contro i campi di lavoro e alle denunce dei traffici di organi
umani espiantati ai condannati a morte cinesi. Ma il 71enne professore
Harry Wu, da ieri in Italia per un ciclo di conferenze, continua
a non darsi pace e promette di continuare la sua battaglia fino
a quando il termine «lao gai» sarà entrato
in tutti i dizionari del mondo. «I lao gai - spiega Harry
Wu - sono come i gulag sovietici, sono il simbolo del comunismo
cinese. In Cina oggi chi critica il regime finisce lao gai. I
lao gai sono il simbolo della mancanza di libertà».
Per molti italiani i “lao gai”
sono una reliquia del passato...
«Sbagliano. Oggi in Cina esistono oltre mille campi di lavoro.
Nei lao gai la rieducazione attraverso il lavoro punta a trasformare
il detenuto in un perfetto comunista e a cancellarne tutti i tratti
devianti, compresa la religione e l’aspirazione alla libertà
individuale. E se non ti adegui a quelle regole la pena si estende.
Il lavoro di quei detenuti viene utilizzato per produrre prodotti
a basso prezzo molti dei quali arrivano nel vostro Paese. In Europa
fingete di non saperlo, ma un terzo del tè cinese, la gran
parte delle suole di gomma o delle luminarie di Natale vengono
prodotti da migliaia di schiavi di Stato. E voi pagate la loro
schiavitù».
Perché accusa l’Europa e non
gli Stati Uniti?
«La dogana degli Stati Uniti possiede una lista di prodotti
i cui componenti arrivano dal sistema dei lao gai e blocca alla
frontiera quei beni. I lao gai sono un segreto di Stato e molto
sfugge ai controlli, ma almeno negli Stati Uniti il principio
e la regola esistono. L’Unione Europea non si è mai
preoccupata di fare niente di simile».
In Europa il dibattito sul boicottaggio
delle Olimpiadi è però molto vivace.
«Le Olimpiadi sono un fatto transitorio, dibattere sul boicottaggio
è una stupenda forma d’ipocrisia. Fra tre mesi sarà
tutto finito e la Cina tornerà quella di sempre. Fareste
meglio ad appassionarvi meno alle Olimpiadi ed affrontare più
seriamente il problema della violazione dei diritti umani. Le
Olimpiadi passano, il comunismo resta».
Lei definisce comunista un Paese che commercia
con tutto il mondo ed ha aperto le sue frontiere all’economia
occidentale.
«Come definirebbe un Paese dove la proprietà della
terra è solo dello Stato e dove qualsiasi forma di religione
non è tollerata? In Cina lei può comprare un palazzo,
ma non la terra su cui è costruito, quella resta allo Stato
che incassa un affitto. In Cina puoi costruire una Chiesa, ma
dentro quella chiesa non potrai mai propagandare la liberta di
religione. Capitalismo e libertà in Cina restano mere finzioni».
Da dove incomincerebbe la battaglia in difesa
dei diritti umani?
«Dalla legge sul controllo delle nascite. Quella legge è
il simbolo dell’aberrazione perché toglie a donne
e famiglie il diritto naturale alla procreazione. In Cina per
mettere al mondo un bimbo bisogna ottenere il permesso dello Stato,
ma quel diritto si esaurisce dopo il primo figlio. Per imporre
questo sistema aberrante lo stato spinge all’aborto milioni
di donne e ne condanna altrettante alla sterilizzazione. Non esiste
nulla di simile sulla faccia della terra».
Lei denuncia anche l’utilizzo degli organi dei condannati
a morte nei trapianti eseguiti dalle cliniche di Stato. Che prove
ha?
«Nel 2006 le autorità cinesi hanno riconosciuto che
il 95 per cento degli organi utilizzati per i 13mila trapianti
di quell’anno arrivavano dalle esecuzioni capitali. Io ho
raccolto e divulgato le testimonianze di medici cinesi coinvolti
in quel traffico e di pazienti consapevoli di essersi salvati
grazie ai reni o al cuore di un condannato. Le prove sono raccolte
in Traffici di morte, il libro realizzato dalla mia fondazione.
In Cina le esecuzioni avvengono all’aperto con un colpo
alla nuca, ma per espiantare un cuore il sangue deve ancora circolare,
per un rene non possono passare più di 15 minuti dal decesso.
Le sue affermazioni sembrano tecnicamente incompatibili...
«Leggete le testimonianze di medici e infermieri mandati
con le ambulanze sui luoghi delle esecuzioni. Raccontano di corpi
raccolti dieci secondi dopo gli spari, di condannati ancora in
agonia espiantati in tutta fretta. Nel caso dei trapianti congiunti
cuore polmone qualche condannato è stato ucciso in salette
all’interno dell’ospedale. Gli ospedali cinesi sono
statali e lavorano in stretta collaborazione con le autorità
governative. Chi commina le pene capitali e chi cura i pazienti
fa parte dello stesso sistema. I medici vanno a visitare i condannati,
ne analizzano il sangue per determinare la compatibilità
con i pazienti in attesa, archiviano i dati e attendono il momento
dell’esecuzione. Ricordatevi che in Cina il numero delle
esecuzioni capitali è uno dei segreti di Stato meglio custoditi,
ma ricordate soprattutto che il comunismo non ha alcun rispetto
per la dignità dell’essere umano. Tanto meno dopo
morto».
In carcere per 19 anni. Harry Wu, 71 anni, nato a Shanghai, fu
arrestato la prima volta nel 1956 per aver criticato il partito
comunista. Nel 1960 l’invio nei «laogai» i campi
di lavoro cinesi. Nel 1979 il rilascio e qualche tempo dopo il
trasferimento negli Usa. Nel 1995 era docente di Geologia a Berkeley,
ma decise di tornare nel suo paese per raccogliere prove sui campi
di lavoro. Arrestato alla frontiera venne condannato a 15 anni,
ed espulso grazie al passaporto americano e all’intervento
del Congresso statunitense. La “Laogai research foundation”
da lui fondata è una delle più ascoltate associazioni
per la difesa dei diritti umani in Cina.
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