Campi
elettromagnetici
Marzo 2005
di L.R. e L.P.
Il problema dell'esposizione a campi elettromagnetici
è un problema che pesa sempre più nella coscienza
collettiva. L'ambiente terrestre è profondamente mutato
per quanto riguarda le radiofrequenze: l'emissione attuale corrisponde
ad aver versato una boccetta d'inchiostro in un acquario: i valori
di campo sono aumentati dal fondo naturale a quello artificiale
di circa un milione di volte.
Alcune considerazioni sulla telefonia cellulare: il telefono cellulare
è probabilmente lo strumento più inquinante attualmente
in uso e la sua potenziale pericolosità e dovuta principalmente
alla vicinanza con l'apparecchio d'emissione: il 40% del segnale
emesso da un telefono cellulare viene assorbito dalla testa. Al
momento, in verità è principalmente un problema
di danni potenziali causati dalla risonanza che si verifica tra
le strutture biologiche. Nel nostro pianeta abbiamo ovviamente
campi elettrici e magnetici, ma il campo elettrico naturale ha
intensità bassissime e non pulsa come i campi artificiali.
Nelle abitazioni a causa dell'utilizzazione degli elettrodomestici,
subiamo un'esposizione continua a campi elettromagnetici artificiali
alternati.
Tra gli effetti biologici conosciuti c'è quello sulla melatonina,
un ormone che da origine al ritmo di veglia e sonno: è
provato che è sensibile anche ai campi elettromagnetici
artificiali. L'organismo sottoposto ad un campo elettrico o magnetico
ha le sue molecole d'acqua orientate in modo differente. E' costretto
ad utilizzare più energia di quella che solitamente usa
per funzionare e quindi è sottoposto a stress e fatica
maggiori. Ci sono anche studi fatti sul comportamento e sulla
psiche, perché l'organismo che è sottoposto a campi
elettromagnetici può modificare le sue risposte comportamentali.
Molti studi infine ci forniscono un dato preoccupante: l'esposizione
cronica di una popolazione a valori elevati di elettromagnetismo
puo' portare ad un aumento del rischio, che in alcuni casi raddoppia
o triplica, di ammalarsi di alcuni tipi di tumore.
In conclusione, esistono fondati motivi per ritenere che i campi
elettromagnetici artificiali abbiano effetti biologici, ed esistono
fondati motivi per ritenere che molti effetti biologici siano
dannosi,quindi è indispensabile diminuire il rischio nella
popolazione. Va evitata l'esposizione disinformata e inconsapevole
della popolazione, perché se certi rischi vengono assunti
consapevolmente ricadono sotto la possibilità della scelta
individuale, altrimenti si compie una "violenza".
Probabilmente non serve a nulla contrastare le varie aziende che
operano nel settore, ma occorre proporre loro in modo trasparente
e propositivo dei siti idonei evitando le zone di insediamenti
residenziali, scuole, ospedali o altri edifici che dovrebbero
mantenere un certo grado di protezione. Visto che a livello giuridico
non si può bloccare in nessun modo l'insediamento di tali
apparecchiature bisogna prevedere le loro mosse per saper dove
andare a parare il colpo. Così facendo alcuni problemi
si possono risolvere magari riuscendo anche a creare un buon rapporto
fra i piccoli enti locali e le grosse aziende di servizi.
Non lasciamo che tutto accada con rassegnazione e non diamo connotazione
politica alla difesa della salute e dei propri diritti.
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