
AL
VOTO PER LA REGIONE
di Giuseppe Fusi
Marzo 2005
Si torna alle urne. Questa
volta per eleggere il nuovo consiglio regionale e, quindi, il
nuovo presidente o "Governatore" della Lombardia. E
allora via alla consueta sfilata dei candidati, al "balletto
della preferenze" che accomuna destra e sinistra, liste più
o meno schierate con un polo o l'altro. C'è da dire che
la contesa, quest'anno, è partita con qualche irregolarità
in più: da Sondrio, passando per il lecchese e il comasco,
giunge la denuncia di decine di firme false apposte in appoggio
a diverse liste. Per non parlare delle irregolarità nel
campo dell'affissione dei manifesti elettorali: per le squadre
di attacchini al servizio di alcuni candidati sembrano non esserci
regole. L'importante è occupare più spazi possibili,
senza curarsi dell'avversario, magari dello stesso partito. Per
forza: l'attuale regolamento prevede soltanto leggere sanzioni
amministrative per le affissioni elettorali abusive! Quanto alle
candidature, il collegio 10 è rappresentato in entrambi
gli schieramenti. Quattro i candidati in lizza per ogni lista:
nel comasco, Alleanza nazionale propone nella sua quaterna il
nome di Veronica Airoldi, giovane militante del partito praticamente
da sempre, consigliere comunale ad Erba. Per
lei si tratta di un vero e proprio banco di prova, in qualità
di unica candidata femminile erbese, dopo la "trombatura"
di elementi di spicco quali il consigliere regionale uscente leghista,
l'erbese Erica Rivolta e il capogruppo cittadino di Forza Italia,
Marcella Tili. Entrambe, infatti, inserite fra le "papabili"
per un posto nelle rispettive liste, alla fine hanno dovuto cedere
il passo ad altri colleghi di partito provenienti da differenti
collegi del comasco. Nella Lega nord, in particolare, scontro
a quattro per una poltrona al Pirellone fra Marco De Nicolais,
Edgardo Arosio, Armando Valli e l'assessore regionale alla cultura
uscente, Ettore Albertoni, docente universitario, già membro
del consiglio d'amministrazione della Rai, con residenza a Barni,
in alta Vallassina. Particolarmente agguerrita la lotta all'interno
della quaterna di Forza Italia, con Giorgio Pozzi (assessore regionale
all'artigianato uscente), Gianluca Rinaldin (assessore provinciale
alla cultura), Patrizio Tambini (esponente di spicco della Compagnia
delle opere in terra lariana) e Maurizio Lombardo. Da seguire,
con attenzione, anche la candidatura dell'immobiliarista vallassinese
Gianpasquale Bertossi nella lista dell'Udc; dei pontelambresi
Fabio Carrara per "Italia dei valori - lista Di Pietro"
e Gianmario Colzani (dirigente della Cementeria di Merone) per
il "Nuovo Psi"; di Costantino Muzio, albavillese, già
assessore all'ecologia della Comunità montana Triangolo
lariano, per i "Verdi - Sole che ride". Sulla sponda
lecchese quattro candidati sono nel cosiddetto "listino del
presidente" e quindi sicuri di finire in consiglio regionale
se il loro leader vincesse le elezioni. Per la precisione sono
Giulio Boscagli (Forza Italia) e Stefanio Galli (Lega lombarda)
con Roberto Formigoni. Chiara Bonfanti (Ds) ed Enricio Dioli (Margherita)
con Riccardo Sarfatti. Quanto ai candidati nelle liste, da segnalare
la presenza di Roberto Fumagalli, esponente di spicco prima di
Legambiente e, attualmente, del circolo "Ilaria Alpi"
di Merone, che correrà nelle file di Rifondazione comunista.
|