Giornale della Brianza
"Un giornale scritto dai propri lettori ..."
Direttore: Giovanni Marcucci

  Sezioni  
 


PRIMA PAGINA
Politica
Cronaca
Sport
Economia
Curiosità
Associazioni
Approfondimenti
Tempo libero
Cultura e Arte
Ambiente

 
  La Goccia ...  
 
del direttore
che fa traboccare il vaso
collegio 10
dal futuro
del lago di Pusiano
di evasione
di giustizia
di salute
di sapore
di sudore
di umorismo
d'oriente
iridata
sullo spartito


 
  Le altre pagine  
 
I links

Numeri utili
 
 
 

Una goccia di Solidarietà

Marzo 2005
di Luisella Sala

Mi trovavo a Milano il dicembre scorso, catapultata dalla provincia per assaporare (anche se ne avevo poca convinzione) la piacevolezza dell'atmosfera natalizia della città per eccellenza. Luci, vetrine eleganti, opulente, pur non corrispondendo certamente a quello che cercavo (amo particolarmente rifugiarmi nelle librerie) avrebbero forse per un momento proiettato la mia mente verso la "leggerezza del pensiero", allontanandomi così temporaneamente dai gravami quotidiani che appartengono a quasi tutti gli individui. In mezzo a quella confusione mi soffermai ad osservare una povera donna anziana malconcia, seduta a terra. Come tappeto aveva un cartone malridotto e sopra di esso un barattolo arrugginito che serviva per le elemosine. Le persone sfrecciavano vicino con noncuranza, come se non esistesse. Una recente trasmissione televisiva li ha definiti "Gli invisibili". Risate, voci amplificate dal desiderio di fare chiasso a tutti i costi e fretta, tanta fretta per gli acquisti dell'ultima ora. La osservavo già da alcuni minuti, quando decisi di avvicinarmi a lei e accovacciandomi accanto iniziai a parlarle. La donna era stupita, mi guardava teneramente con aria interlocutoria; forse ero il primo contatto umano della giornata. Si esprimeva pur essendo italiana con grave difficoltà, senz'altro dovuta all'età, alla stanchezza ed a qualche complicanza psicologica data dalla condizione disagiata. Mi ripeteva in modo confuso ed ossessivo il nome di un farmaco, indicandomi con la mano destra e con gli occhi sofferenti un evidente dolore alla testa, alle braccia, alle gambe. C'era una farmacia lì accanto, mi allontanai un attimo e tornai con le bustine di un comune anitidolorifico. La donna mi sorrise in segno di assenso e solo in quel momento mentre continuava il nostro curioso dialogo, mi resi conto che le persone iniziavano a soffermarsi accanto a me, gettando nel barattolo monetine tintillanti, una dietro l'altra e lanciando almeno fuggevolmente uno sguardo di curiosità o affezione, non saprei dirlo, verso la malcapitata. Mi accorsi che in quel momento io rappresentavo per i passanti la normalità, quella normalità che mediava il contatto tra loro e la diversità dell'infelice. La mia presenza fisica rassicurante, ordinata, i miei occhialini da intellettuale rappresentavano per loro sicurezza: "la sicurezza della normalità". Si ha sempre purtroppo timore, pregiudizio nei confronti di chi non è uguale a noi. La non conoscenza induce paura, dubbio, perplessità e spesso conduce all'emarginazione di tutto ciò che non ci è noto. Ma chi sono i normali? Madre Teresa diceva che i veri poveri sono quelli che non parlano mai forte, il loro è un rantolo sottile.
Aggiungo io: "sempre pregno di dignità, comunque".

 
 
 
       

La Goccia Briantea è un periodico mensile di informazione, politica,
cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo.
Il sito, ottimizzato per versioni di INTERNET Explorer e NETSCAPE superiori alla 4.0,
è gestito dall'Associazione "La Goccia" (Rogeno - LC)